"Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno manifestato la loro solidarietà a fronte dei vergognosi attacchi personali che subisco da quasi due anni da parte di vari gruppi di fascistelli rossi". Così esprime gratitudine sui social a chi gli dimostra vicinanza Marco Chiauzza, il dirigente scolastico del liceo Einstein di Torino che martedì 12 marzo aveva trovato su un muro del complesso scolastico la scritta 'Chiauzza morto'.
Sempre sui social aveva segnalato lui stesso l’accaduto, pubblicando un post che raccoglieva l’immagine della frase minacciosa nei suoi confronti e il commento: "Questi sono quelli bravi, figuriamoci quelli cattivi".
Chiauzza, circa un mese, fa aveva annunciato la volontà di denunciare gli allievi del collettivo studentesco vicini al centro sociale Askatasuna (circa una ventina) per l'occupazione nella succursale della sua scuola.
Già nell’ottobre scorso, il dirigente scolastico, candidato alle comunali 2021 con Sinistra Ecologista, aveva pubblicato un post contro gli antagonisti, all’indomani dei disordini scoppiati nel corso di una manifestazione di protesta. "I fascisti rossi di Askatasuna sono rimasti coraggiosamente nelle retrovie, pensando bene di mandare allo sbaraglio a prendersi le manganellate quattro ragazzetti sprovveduti, dopo averne opportunamente farcito le teste della loro ideologia tanto demenziale quanto stantia, non senza l'ausilio di qualche insegnante che si guadagna lo stipendio vomitando comizi durante le ore che dovrebbero essere di lezione" erano state le sue parole allora.
I messaggi di solidarietà gli sono arrivati dai diversi schieramenti politici: l’Associazione radicale Adelaide Aglietta, i socialisti, il Pd e Fratelli d’Italia. “Ora attendo le scuse di Potere al popolo, che da due anni non perde occasione di aizzare le masse (che non ha) contro di me” conclude poi il dirigente sui social.
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