Barriera non è soltanto degrado. Barriera quando la scopri ti entra nel cuore. Mica per niente chi ci abita pur di non lasciarla è disposto a sopportare anche le peggio cose. Non a caso anni fa il New York Times e il Guardian l’hanno inserita tra le mete consigliate al turista a spasso per le vie di Torino. Perché è un quartiere dai tanti volti, ricco di storia ma anche innovativo, culturale, multietnico, pieno di difficoltà e al tempo stesso dalle mille risorse.
Barriera è bella. E chi si fa un giro da queste parti non può non fare tappa al mercato di piazza Foroni. Perché è il cuore pulsante del quartiere, una delle piazze commerciali più frequentate di Torino. Ne ha parlato ai nostri microfoni Gregory Massa, direttore tecnico del Goia Fenapi. Lui non abita in Barriera, ma la frequenta e spera in sua rinascita.
Ecco il racconto di Massa: “Sono il direttore tecnico del Goia Fenapi, associazione di categoria oggi di rilievo nazionale, indipendente, nata nel 2012 proprio qui a Torino per tutelare e difendere la parte più storica e tradizionale del commercio cioè i mercati e le fiere. Ed è proprio qui in Barriera che ha sede uno dei mercati forse più belli di Torino: il mercato di piazza Foroni. Che oggi purtroppo, come tutti i mercati italiani, è messo in difficoltà dalla farraginosità della normativa nazionale, da alcune direttive europee, dal peso dei concorrenti delle multinazionali in grado di operare condizioni migliori rispetto alle piccole imprese. In più piazza Foroni ha anche problemi di degrado e di sicurezza. Per questo noi siamo qui per sostenerlo perché è un presidio forte ed è parte integrante della città. Dunque faremo di tutto perché il mercato possa continuare a costituire un meccanismo vivo del territorio”.
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