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METRO 2, IL PD CHIEDE AL GOVERNO DI FARE DI PIÙ PER LE PERIFERIE

Mercoledì 27 novembre le commissioni comunale e regionale Trasporti e Urbanistica si riuniranno in seduta congiunta per audire il presidente di Infra.To. Argomenti all’ordine del giorno, il prolungamento della linea 1 della metropolitana e la realizzazione della linea 2. Lo fanno sapere Nadia Conticelli (vicepresidente Commissione Trasporti della Regione) e Antonio Ledda (presidente Commissione Trasporti del Comune di Torino) che dichiarano: “L’appuntamento, voluto trasversalmente dalle forze politiche del Comune di Torino e della Regione Piemonte, riconosce la centralità del completamento delle due linee metropolitane torinesi per tale funzionalità al principale nodo infrastrutturale e intermodale dell’intera regione”.


Succede, guarda caso, pochi giorni dopo la visita del vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini a Torino, in occasione dell’Assemblea dell’Anci, che, incalzato dai giornalisti sul tema dei fondi mancanti per portare la Metro 2 fino al Politecnico, è stato piuttosto tranchant. “Mi chiedono più soldi da Napoli, da Milano, da Roma, da Torino passando per tanti piccoli Comuni: tutta Italia chiede soldi al governo – ha detto Salvini -. Daremo attenzione a Torino come a tutti gli altri comuni italiani ma dobbiamo fare delle scelte: io non moltiplico pani e pesci. Mi piacerebbe, ma non è ancora nelle mie facoltà”.


"Le parole del Ministro delle Infrastrutture, in merito ai 600 milioni mancanti per le due stazioni del Politecnico, non tengono conto del lungo processo partecipato e dell’impegno trasversale delle forze politiche di centro destra e di centro sinistra che hanno portato oggi alla realizzazione della linea metro 2. Un'opera che non è solo un'importante infrastruttura per lo sviluppo della città ma anche lo strumento principale per la riqualificazione delle zone più periferiche” affermano Conticelli e Ledda.


Per i due esponenti del Pd portare la linea 2 fino al Politecnico non rappresenta soltanto l’esigenza di una parte della città o di una parte politica, ma un’esigenza prioritaria delle istituzioni. Il prolungamento è, infatti, fondamentale per sostenere lo sviluppo urbano e ricongiungere la zona nord, in particolare la Barriera di Milano, al resto della città, per restituire vitalità al tessuto commerciale e al mercato immobiliare e inoltre per affrontare il tema della residenzialità studentesca, come spiegano. 


“Non possiamo pensare che il Governo non sia a fianco della Città e della Regione in questa sfida. Chi vuole parlare di sicurezza in Barriera di Milano deve produrre fatti ed essere coerente, non accetteremo più slogan vuoti e inutili " concludono Conticelli e Ledda.

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Guest
Nov 24
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Non si risolve la crisi di barriera con la metropolitana se la politica non interviene con l'ordine pubblico, non bastano le ronde militari che passeggiano oppure spostano per qualche ora in zona quando a cento metri spacciano tranquillamente visto che il branco si è spostato prendendo pure in giro la polizia che pur vedendoli non interviene.... Ricordatevi barriera è ridotta in questo stato perché la politica aveva già deciso spostando tutti gli immigrati ripulendo la città, in questo modo hanno deciso la fine di barriera... Che tutti sappiano

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