Pima tenta di rubare alcuni vestiti in un esercizio commerciale di Barriera e poi reagisce con violenza quando i titolari intervengono per fermarla. Succede intorno alle 12 in un negozio di abbigliamento che si trova in corso Vercelli all’angolo con via Belmonte.
Una giovane donna, forse una tossicodipendente nota in zona come sostengono alcuni testimoni, entra con fare minaccioso nel bazar e non perde tempo a insultare le persone presenti. Poi comincia a far man bassa di articoli esposti con l’evidente intenzione di andarsene senza pagare. I proprietari a quel punto cercano di impedirglielo. Lei si infuria e si scaglia addosso a loro e ad alcuni clienti accorsi in aiuto.
Insulta, minaccia tutti, è irrefrenabile. In particolare si avventa su una negoziante, una giovane donna a cui strappa una cioccia di capelli, dopo averla presa a calci e coperta di ingiurie. Qualcuno chiama le forze dell’ordine. Intervengono gli operatori del 118 per soccorrere la commerciante ferita e palesemente sotto choc e i Carabinieri che portano via la malintenzionata.
A diffondere la notizia la capogruppo di FdI in Circoscrizione 6 Verangela Marino che insiste sulla necessità di attuare interventi maggiormente d’urto nel quartiere. “Ormai è diventata impossibile la convivenza con tossicodipendenti, spacciatori e delinquenti vari che hanno trasformato Barriera in una terra di nessuno – commenta -. Qui l'illegalità ha da tempo preso il sopravvento e a farne le spese sono i cittadini onesti e i titolari delle attività commerciali costretti ogni giorno a subire furti e aggressioni”. E poi conclude con un messaggio politico molto forte rivolto a chi amministra: “È arrivato il momento di dire basta all’ipocrisia e al perbenismo di sinistra che stanno distruggendo un’intera città. Questa non è inclusione, non è l’integrazione di cui quei politici si riempiono la bocca. Lo scempio che dobbiamo sopportare come se fossimo cittadini di serie B se lo portino sotto le loro abitazioni, all'interno dei loro lussuosi palazzi e soprattutto vicino alle loro famiglie, ai loro figli”.
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