"OH, COSA SARÀ" IL FUTURO IN BARRIERA?

“Cosa sarà che ti porta a cercare il giusto dove giustizia non c’è?” chiedeva Lucio Dalla in una canzone del 1979 scritta con Rosalino Cellamare (Ron). C’è venuto in mente questo verso dopo aver annunciato il nostro evento di sabato 29 marzo alle 10 presso la parrocchia Maria Regina della Pace (ingresso libero da corso Giulio Cesare).

Lucio Dalla (cantautore, Bologna 4 marzo 1943 - Montreux 1 marzo 2012).

Gran parte di chi ci segue ha già accolto con favore l’iniziativa di facciamobarriera.com chiamata INSIEME FACCIAMO LA PACE IN BARRIERA: tanti hanno immediatamente reagito con interesse alla nostra sollecitazione per avviare una collaborazione con le istituzioni.

Per noi è importante segnalare e denunciare ciò che non va in Barriera di Milano (continueremo a farlo, ovviamente) ma ora è altrettanto importante metterci in gioco con azioni concrete: scendere nel Trincerone e ripulirlo? Forse. Presidiare le strisce pedonali davanti alle scuole nell’ora di ingresso e uscita degli studenti? Forse. Camminare nei parchi quando sta per far buio in modo da controllare che non ci siano persone in difficoltà? Forse. Creare una rete di supporto agli anziani soli per far loro la spesa o aiutarli per altre incombenze? Forse. Fare volontariato assistenziale al San Giovanni Bosco per dare una mano a chi soffre? Forse. Inutile continuare. Sono abbozzi, spunti, piccole idee.

Prima di selezionarne alcune e metterle in pratica è necessario un confronto costruttivo con le istituzioni perché l’unione fa la forza e perché solo le azioni collocate nell’ufficialità possono progredire, migliorare, svilupparsi nel tempo (ricevendo un giusto sostegno). Non dimentichiamo mai che le istituzioni non sono elementi alieni alla nostra realtà quotidiana. Non dimentichiamo mai che le istituzioni non sono nemiche da sbeffeggiare, insultare o abbattere.

Dietro ogni “istituzione” ci sono donne e uomini che noi abbiamo scelto (anche indirettamente ma sempre tramite i passaggi delle procedure democratiche) affinché facciano i nostri interessi. E’ vero pure che non di rado queste donne e uomini dimenticano di fare gli interessi della comunità. Ma proprio per questo dobbiamo pungolarli, spronarli e ricordare loro quali sono le nostre esigenze e aspettative. Ed è altrettanto vero che dobbiamo individuare delle pratiche da svolgere in comune perché sono tempi difficili e la macchina pubblica è in affanno a fronteggiare tutti i problemi di un quartiere complicato come il nostro.

Marco Porcedda, Assessore alla Sicurezza, Comune di Torino.

Spesso percepiamo una mortificante mancanza di sicurezza e di giustizia. Per esempio, quando famiglie di malviventi occupano l’abitazione di una vecchietta uscita per far la spesa e che piange sconsolata quando al ritorno si accorge di esser stata ”sfrattata” da bestie senza scrupoli. Per esempio, quando assistiamo alla scena di tossici che si iniettano porcherie in mezzo alla strada, magari nei pressi di una scuola da cui giungono le risa gioiose dei bambini. Per esempio, quando scendiamo da casa al mattino e troviamo l’auto vandalizzata durante la notte solo per una moneta da un euro che avevamo dimenticato nel portaoggetti.

Certo, il mondo è profondamente ingiusto perché l’abuso, la violenza e il crimine colpiscono a tradimento e in pochi minuti, mentre la riparazione (il perseguimento dei delinquenti) impiega giorni, settimane, mesi e anni per compiere il necessario tragitto. Ma ci si sente meno avviliti quando si sta uniti. Ci si sente meno impotenti e inutili quando si fa qualcosa tutti insieme per ovviare alle efferatezze, alle cattiverie, alle ingiustizie.

Valerio Lomanto, presidente Circoscrizione 6 Torino.

E' chiaro il senso dell’appuntamento di sabato 29 marzo in Maria Regina della Pace alle 10 (con l'Assessore alla Sicurezza Marco Porcedda, del Comune di Torino, e con il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto). Abbiamo scelto questa parrocchia per cercare di “far pace” anche con noi stessi, con le nostre rabbie, con le nostre frustrazioni, con le nostre paure. “Cosa sarà che ti porta a cercare il giusto dove giustizia non c’è?” Ecco, noi lo sappiamo: è semplicemente il fatto che non ci arrendiamo. Vogliamo vivere meglio in Barriera. Vogliamo smetterla di sentirci soltanto povere vittime.

Così si conclude la canzone di Lucio Dalla: “Oh cosa sarà? Che ti fa uscire di tasca dei <no, non ci sto>. Ti getta nel mare, ti viene a salvare. Oh cosa sarà? Che dobbiamo cercare. Che dobbiamo cercare”.