C’è fermento nel complesso Atc di via Bologna 267 in cui i rom hanno occupato da tempo alcuni appartamenti vuoti. E forse non è un caso. Le “grandi manovre” nel cortile degli orrori sono iniziate nel pomeriggio di venerdì 4 ottobre, mentre in via Cimarosa era in corso l’operazione di sgombero dell’alloggio al civico 30 interno 11, dove si era sistemata, senza averne diritto, la cinquantenne rom Italia S., sottoposta peraltro a una misura alternativa alla detenzione.
“È da ieri che sono in movimento – ci raccontano i residenti -. Hanno svuotato le cantine e il furgone parcheggiato in cortile. E poi li abbiamo visti sistemare tutto quanto sui camper fermi vicino al capolinea del 18, in piazza Sofia. Probabilmente hanno portato via dagli appartamenti e dagli spazi occupati le refurtive, temendo che le forze dell’ordine facessero un blitz anche qui. Infatti, tra i rifiuti oggi c’erano alcuni passaporti svizzeri appartenenti senza alcun dubbio a persone derubate dei loro averi”.
La notte gli abusivi l’hanno passata sui tanti furgoni parcheggiati sotto finestre e balconi dei residenti. I bambini hanno giocato e urlato fino a tardi. Poi c’è stato il solito lancio di petardi, forse per rendere ancora più difficile la convivenza, se ce ne fosse bisogno, con chi abita qui ed è stanco di sentirsi ostaggio di questi perdigiorno. Solite scene anche al risveglio: cassonetti stracolmi di schifezze, monnezza ovunque, il cortile invaso da auto e camper e scambiato per una latrina a cielo aperto.
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