Tenta di accoltellarla davanti all’ospedale San Giovanni Bosco ma la donna reagisce e riesce a mettersi in salvo. Dell’assalitore poi si perdono le tracce. Cosa lo abbia spinto a compiere un gesto così efferato, come se fosse stato in preda a una furia omicida, resta per ora ignoto. Perché a quanto pare non avrebbe avanzato richiesta di denaro né cercato di impossessarsi della borsetta quando è finita al suolo.
Il fatto è avvenuto intorno alle 7,40 di lunedì 9 settembre. A quell’ora la donna, una dottoressa di trent’anni, sta andando al lavoro. Il giovane si avvicina, tira fuori un coltello e inizia a sferrarle fendenti. Cerca di colpirla all’addome, ma lei riesce a schermirsi con la borsetta. Per evitare le coltellate cade per terra e scalciando lo tiene lontano per poi darsela a gambe tra le auto, inseguita da lui, finché non trova riparo all’interno del Pronto soccorso.
Un collega assiste alla scena e chiama il 112. Ma intanto il malintenzionato si dà alla fuga e quando la polizia giunge sul posto è troppo tardi per individuarlo benché sia scappato a piedi. A restituire la sua immagine agli inquirenti saranno le telecamere di videosorveglianza, oltre alla descrizione fornita dalla dottoressa. Soltanto i frame raccolti dall’occhio elettronico potranno permettere alle forze dell’ordine di trovarlo e inchiodarlo.
La dottoressa, poi medicata al Pronto Soccorso, ha riportato alcune escoriazioni a una gamba e all’addome e lesioni a una mano. Inutile dire che lo spavento è stato enorme. A salvarla senza alcun dubbio la sua prontezza di riflessi.
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