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LA DISFATTA DEL GIUDICE DI PACE

Quanti cittadini di Barriera sanno che per recuperare un credito inferiore a diecimila euro c’è il giudice di pace? E quanti sanno che è sempre il giudice di pace ad occuparsi dei risarcimenti per danni lievi causati dal testacoda di una vettura?


Ancora non c’è consapevolezza diffusa sul ruolo di questo ufficio giudiziario che ha competenza in materia civile, amministrativa e penale per numerosi fatti lievi e di semplice valutazione. Una figura che potrebbe risultare molto utile per alleggerire la spaventosa mole di cause minori che rischia di sommergere il Tribunale. Una figura, inoltre, che potrebbe essere percepita molto più vicina al cittadino rispetto alla spesso kafkiana, fredda e impersonale macchina della giustizia centrale. Ma c’è un problema: Torino è la città prima in classifica per carenza di organico dei giudici di pace.



Ormai non sono coperti il 94% dei posti previsti. Di fatto, a Torino, ci sono solo 13 giudici di pace su 134. Il problema è strutturale visto che la carica di giudice di pace è onoraria, temporanea e prevede solo un’indennità per chi la svolge. Insomma, un sacco di rogne in cambio di pochi spiccioli. Ma è un peccato che si vada addirittura verso un drammatico fallimento di questa funzione.


Nei giorni scorsi è stata fissata al 2030 (fra sei anni) la prima trattazione di una controversia, record assoluto di lentezza. Perciò, ieri, c’è stata un’accorata manifestazione delle toghe, radunatesi davanti alle ex Carceri Nuove per marciare poi verso il Palazzo di Giustizia. È la seconda volta in pochi mesi che gli avvocati scendono in piazza per denunciare la vera e propria paralisi degli uffici dei giudici di pace a Torino.

 

Il tracollo dei giudici di pace mette in crisi diversi settori. Infatti, alla marcia di protesta hanno preso parte anche alcuni carrozzieri che operano in Barriera di Milano (e altre zone). Sono in attesa da anni, ormai, della soluzione di cause intentate contro le compagnie assicurative per recuperare crediti.

 


Il gioco è semplice: visto il ritardo mostruoso nella definizione delle cause contro di loro, le assicurazioni contano sulla rinuncia a incassare il credito da parte dei carrozzieri. Ma questi ultimi hanno costi da sostenere, personale da pagare, affitti delle officine e tasse da versare. In parole povere, i carrozzieri fanno il lavoro e poi ci rimettono perché i giudici di pace sono pochissimi e non sono più in grado di smaltire il lavoro.

 

Quindi, per tornare alla domanda su quanti cittadini di Barriera sanno chi è e cosa fa il giudice di pace, la risposta è “pochi”. Ma va bene così perché a questo punto non serve saperlo.

 

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