Per assicurare la copertura dei costi aumentati del 36 per cento a causa del caro materiali e in modo da permettere l’inizio dei lavori nei tempi indicati, la Linea 2 della metropolitana di Torino viene ridimensionata. Le fermate scenderanno pertanto a 10 perché l’investimento totale pari a 1 miliardo e 828 milioni di euro non basterà per realizzare le 13 previste in origine. Barriera di Milano sarà penalizzata.
A renderlo noto il commissario straordinario Bernardino Chiaia che giovedì 30 maggio ha inviato al Ministero dei Trasporti la proposta di rimodulazione dell’intervento necessaria per “garantirne la realizzazione per lotti funzionali con le risorse disponibili a legislazione vigente”, come spiega una nota di Infra.To. Le prime gare verranno bandite entro l’estate di quest’anno mentre i lavori dovrebbero essere avviati entro la fine del 2025.
Le stazioni previste dal primo lotto, che unirà Rebaudengo con Porta Nuova, saranno 10 con la prospettiva di proseguire poi, grazie a nuovi finanziamenti, fino al Politecnico. “Restano centrali nel progetto le tre fermate ubicate lungo il Trincerone ferroviario (via Gottardo/via Sempione) nella zona nord della città, da cui partiranno i lavori, e la possibilità futura di realizzare lo sfiocco verso San Mauro – assicura Infra.To -. La stazione Corelli sarà spostata di cento metri verso est e accorpata alla stazione Cimarosa per dare vita alla nuova fermata Corelli/Tabacchi, garantendo un servizio efficiente al futuro polo della ex Manifattura Tabacchi”.
“Il notevole caro materiali ha imposto una revisione del progetto necessario per non bloccare l’avvio dell’opera e accumulare ritardi - sostiene Bernardino Chiaia –. La rimodulazione proposta consente di raggiungere comunque l’intersezione con la Linea 1 in corrispondenza di Porta Nuova e preservare lo sfiocco a nord verso San Mauro e Pescarito. È stato svolto un importante lavoro tecnico che consente di salvaguardare le esigenze di tutto il quadrante Nord Ovest della Città tenendo conto dei finanziamenti erogati e dell’esigenza di poter rendere comunque funzionale l’intero lotto Rebaudengo-Porta Nuova rispettando il cronoprogramma già fissato. Siamo già al lavoro con le istituzioni per individuare in tempi brevi ulteriori risorse che consentano di far proseguire la linea verso Sud, come da progetto”.
Dal canto suo il sindaco Lo Russo esprime apprezzamento per il difficile lavoro tecnico svolto in questi mesi dal Commissario che ha consentito di non mettere in discussione l’opera nonostante l’extra costo di oltre il 30%. “La Città è già impegnata da tempo nel chiedere al Governo ulteriori risorse a copertura del necessario prolungamento verso Sud – dichiara il primo cittadino -. Il mio auspicio è che queste possano essere rapidamente recuperate già a partire dalla prossima legge finanziaria”.
Molto duro il commento del consigliere comunale di Forza Italia Domenico Garcea. “Non è possibile penalizzare ulteriormente Barriera di Milano, dopo che le amministrazioni degli ultimi 20 anni l’hanno trasformata nella periferia simbolo di degrado, delinquenza e spaccio che è sotto gli occhi di tutti – afferma -. Trovo inaccettabile che i cittadini residenti in Barriera debbano pagare sulla loro pelle gli aumenti dei costi dei materiali per la realizzazione della Linea 2. Chiederò immediatamente le comunicazioni urgenti del Sindaco Lo Russo in Sala Rossa, unitamente all’audizione in Commissione Trasporti del Commissario Straordinario Bernardino Chiaia. Manifesteremo tutta la nostra contrarietà al taglio annunciato - conclude Garcea -, perché Barriera e i suoi residenti confidano legittimamente nella nuova linea metropolitana per ridare slancio e valore a un territorio troppo spesso dimenticato e abbandonato al proprio destino”.
Anche il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto sfoga la propria indignazione sui social. "Dopo le commissioni consigliari tenutesi in sala orologio ma anche nella sede della nostra Circoscrizione 6 in cui si garantiva un unico lotto da Rebaudengo al Politecnico senza perdere neanche una fermata oggi, come un fulmine a ciel sereno, Chiaia ha annunciato il taglio della fermata Corelli e il momentaneo accorciamento a Porta Nuova - scrive -. Chiediamo al sindaco di metterci la faccia ma soprattutto di smentire quanto abbiamo sentito. Dal canto nostro non staremo in silenzio, Barriera di Milano e la Circoscrizione 6 sono stufe di proclami per poi vedere progetti al ribasso".
Mi chiedo il sindaco Lo Russo cosa sia stato a fare in tutti questi anni sulla poltrona del primo cittadino...
Perché deve sempre rimetterci barriera? Perché non fanno una fermata in meno oltre barriera?...
Ovviamente la stessa cosa vale per Cirio alla regione... Entrambi sono stati bravi e eleganti solo davanti alle telecamere... Oltre la metro, la nostra sanità è nello sfacelo più assoluto e Cirio non ha detto e fatto nulla in merito e meno male che è del centro destra...