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LO SCEMPIO DI VIA BOLOGNA 267

Immagine del redattore: SenecaSeneca

Oggi pubblichiamo il racconto inviatoci da un lettore. E' uno sconsolato e indignato cittadino di Barriera. Conosce bene la barbarie che quotidianamente si consuma in via Bologna 267, città di Torino, nel terzo millennio dell’era cristiana. Noi non aggiungiamo nulla. Non c’è bisogno di commenti.


“Cari amici di Facciamo Barriera, voglio raccontarvi cosa è successo ieri sera (11 ottobre 2024, ndr) quando alcuni zingari hanno tentato di forzare la serratura di un appartamento Atc in via Bologna 267, presumibilmente per entrare e occuparlo, come lì accade ormai con impressionante frequenza. La signora che abita nell’alloggio di fronte ha 94 anni, ma li ha comunque affrontati animatamente, senza timori, rientrando un attimo dopo dentro la propria abitazione per chiamare al telefono i Carabinieri. I militari, ascoltando l’accorata richiesta dell’anziana cittadina, sono giunti prontamente sul posto, ma i malintenzionati, nel frattempo, se l’erano data a gambe levate ancor più velocemente di loro. Gli stessi Carabinieri hanno provato ad allertare Atc, ma pare non siano riusciti ad avere risposta nemmeno chiamando il numero verde. Insomma, ieri sera la faccenda è finita così, nel nulla.


Stamattina (sabato 12 ottobre, ndr), una signora stava uscendo da quello stesso stabile per le faccende quotidiane quando alcuni “personaggi” – della medesima pasta di quelli che ieri volevano occupare l’appartamento (e non fatemi usare altri aggettivi) – le hanno lanciato contro, dal piano terra in cui "vivono", un oggetto abbastanza grosso e pesante, colpendola al petto (dove peraltro ha i postumi di un intervento chirurgico). Solo per caso le conseguenze di questo gesto aggressivo e insultante non sono state devastanti.


Insomma, cari amici, è un casino totale. Lì fuori vivacchia una marea di persone di dubbia provenienza. Sempre lì fuori ci sono furgoni, furgoncini, camper e di tutto di più. Proprio oggi, in via Bologna 267, si è recata di nuovo una troupe di Mediaset perché la faccenda sta diventando nota a livello nazionale. A proposito, i Carabinieri intervenuti ieri sera sono rimasti esterrefatti per la situazione in cui si vive in quella terra di nessuno, ma non hanno potuto fare niente. I residenti li hanno anche informati del fatto che nei furgoni parcheggiati in cortile, presumibilmente, c'è della refurtiva. Niente.


Tutte le parole, tutte le segnalazioni, tutte le denunce finiscono come il fumo che sale in cielo e si disperde nel vento. I poveretti che hanno la sfortuna di abitare in quell’inferno non sanno più cosa fare, a chi rivolgersi e a quale santo mandare le loro preghiere. Io la mia preghiera la faccio a voi, di pubblicare per favore questo piccolo racconto di strazio ordinario e straordinario. Grazie”.

 
 
 

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