La signora sale a bordo di un autobus della linea 27, intorno alle 13,30 e lo vede disteso sui tre sedili in fondo, tutto coperto fino alle orecchie, senza scarpe. Evidentemente ha scambiato il pullman per un dormitorio. O forse è sveglio, data l’ora, e si sta soltanto riposando dopo una dura fatica. Impossibile saperne di più perché l’uomo è talmente imbacuccato che non c’è modo di intuire la sua provenienza dai connotati o dal colore della pelle e se ne sta in perfetto silenzio, non offrendo alcuna spiegazione al comportamento.
Ci sono poche persone a bordo. Nessuno protesta, per quanto tutti disapprovino. Ormai chi frequenta i mezzi pubblici, soprattutto quelli che passano in Barriera, è abituato ad assistere alle scene più assurde. L’autista si rivolge a lui in modo scherzoso. Gli chiede se sta bene, se ha bisogno di qualcosa o se vuole una birra. L’uomo non ha reazioni. Poi l’autobus prosegue la corsa fino al capolinea.
Milena Fuiano, la lettrice che ha raccolto l’immagine e ci ha fatto la segnalazione, prima di andarsene, assiste ancora al dialogo tra il conducente e il personale GTT alla fermata. Lui fa notare la presenza di un “intruso” a bordo, sicuramente non pagante, ma non solo. I controllori gli rispondono di chiamare la polizia perché loro non possono farci nulla.
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