Senza alcun motivo, almeno apparente, hanno devastato vetrate e serrande di un negozio di kebab di corso Giulio Cesare, poco lontano da via Scarlatti, nel cuore della notte. È l’una e mezza di sabato 2 novembre, il giorno dei morti, in cui ci si aspetterebbe che la città fosse piuttosto sonnolenta, magari anche un po’ spettrale. Invece in giro per le strade di Barriera c’è, anche a quest’ora, chi ha ben altro da fare che starsene in santa pace con il pensiero rivolto ai propri defunti. Tre uomini di colore, forse di origini centrafricane, cercano grane. Hanno voglia di seminare paura e violenza. Per questo si fermano nel locale e iniziano a demolire tutto ciò che capita loro a tiro.
Il titolare e i dipendenti si spaventano e decidono di non raccogliere il guanto della sfida. All’attacco rispondono gandhianamente. Ma nemmeno la resistenza passiva calma i furfanti, forse in preda a stupore alcolico o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Anzi. Descritti dal proprietario dell’attività come tre furie, fanno a pezzi il dehors e poi si allontanano. Per ritornare poco dopo e replicare le scene di violenza, quando si accorgono che il negozio è stato chiuso. Sul posto arriva la Polizia. Uno dei dipendenti viene portato in ospedale perché è stato ferito alla testa e a un braccio. Secondo alcuni testimoni almeno uno dei tre lo avrebbero acciuffato. Ma a dare un volto agli altri due saranno comunque gli occhi elettronici presenti in zona.
La segnalazione ci è stata fatta dalla capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6 Verangela Marino. “Sarebbe opportuno che la Città di Torino, l'assessore alla Sicurezza, il Prefetto e il Questore mettessero in campo azioni concrete e risolutive per tutelare commercianti e cittadini del quartiere costretti a subire costanti aggressioni e minacce mentre sono al lavoro o si trovano nel posto sbagliato nel momento sbagliato” afferma Marino.
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