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CENTO TESTE, CENTO CAPPELLI

Con l’arrivo dell’esercito, Barriera si è spaccata in due. L’anima maggioritaria (costituita da un gran numero di residenti, dai commercianti e dai Comitati spontanei), quella stanca del degrado e della delinquenza, applaude l’operazione “Strade sicure”, considerando l’intervento dei militari un primo passo, fondamentale per la riqualificazione del quartiere. Ma poi c’è l’altra anima, una minoranza di cittadini e gruppi, piuttosto frastagliata. Tra questi alcuni bocciano il provvedimento, ritenendolo inutile o perché potrebbe essere l’inizio di una militarizzazione delle strade. I contrarissimi per questioni più ideologiche invece appartengono alle frange estreme della sinistra o alla galassia degli anarchici.


E così il vento di protesta comincia a soffiare. A renderlo noto la rete "OltreDora antifascista" che annuncia come primo atto un presidio, giovedì 8 febbraio, davanti al salone di via Leoncavallo dove la Circoscrizione 6 ha convocato il Consiglio aperto sulla questione sicurezza in Barriera. Sabato per promuovere l’iniziativa hanno anche fatto volantinaggio al mercato di piazza Foroni, tra gli ambulanti al contrario molto soddisfatti dei controlli da parte delle forze dell’ordine.


OltreDora antifascista definisce il consiglio dell’8 febbraio (a cui parteciperanno tra gli altri anche il Ministro dell’Interno, il Questore e il Prefetto di Torino) “una passerella elettorale che fa leva sui comitati di quartiere vicini all’estrema destra che governa il quartiere, la regione e l'intero Paese”. E poi nel comunicato aggiunge: “Tutto ruota intorno ad una falsa immagine di Barriera come quartiere pericoloso, che la sta trasformando in un laboratorio per le politiche giustizialiste della destra. La parola chiave è ‘degrado’: usata per esporre – rendendola ‘indecorosa’ – la povertà e la fragilità di coloro che stanno all'ultimo gradino della scala sociale, innescando un meccanismo di paura e di disprezzo collettivo. Una logica che risponde alla supposta superiorità degli italiani rispetto agli immigrati, i primi sinonimo di lavoro onesto, i secondi di criminalità e di spaccio”.


Quindi, secondo gli anarchici, per chi comanda l’unica risposta al degrado sarebbe il manganello. “Questa è la faccia dell'autoritarismo spietato della destra che governa la circoscrizione. Addirittura si è arrivato a schierare l'esercito nelle strade di Barriera, come richiesto dall'assessore regionale alle Politiche sociali (Fratelli d'Italia)”, spiega lo stesso comunicato.


Non è partito di certo sotto i migliori auspici il Consiglio aperto, richiesto con insistenza da Forza Italia e poi sostenuto da tutto il centrodestra. Già era stato rimandato una volta e per mettere insieme tutte le istituzioni c’è voluto un bell’impegno. Parteciperà anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che nei giorni scorsi, a proposito dell’arrivo dell'esercito ha affermato: "Siamo soddisfatti che, anche dopo la visita a Torino del ministro Piantedosi a valle delle criticità che avevamo evidenziato nei mesi passati e degli impegni che erano stati assunti dal Governo in quella sede, sia stata accolta la nostra richiesta e che il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica abbia dato priorità a questa esigenza, potenziando i controlli interforze". E il sindaco, si sa, è un esponente del Pd.




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