Dopo lo sgombero della Gondrand per procedere con la demolizione, dove sono finiti i tossici e gli sbandati accampati nella ex fabbrica? Alcuni hanno occupato l’ex deposito ferroviario di corso Venezia, raggiungibile da un varco lungo la via, attraverso il quale si assiste al continuo viavai di disperati.
Chi invece aveva trovato ricovero nella ex bocciofila di via Breglio ha presto dovuto fare i conti con l’abbattimento della struttura e quindi si è diretto verso il parco Sempione. Qui il posto per rifugiarsi non manca. Nella zona Sud dell’area verde, nei giorni immediatamente successivi all’arrivo delle ruspe alla Gondrand, almeno venti o venticinque disperati si sono addirittura attendati.
Altri poi hanno scelto di spostarsi verso il lato Nord del parco, dove c’è la piscina al coperto. Occuparla è stato un gioco da ragazzi. Un colpo al vetro per tirarlo giù ed ecco aperto un varco per entrarvi. D’altra parte il sindaco Lo Russo lo aveva detto che lo sgombero per quanto importante non sarebbe stato risolutivo.
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