In occasione della Giornata internazionale della donna, in via Baltea 3 si parlerà di donne, persecuzioni razziali, guerra in Barriera di Milano e anche di Memoria, giovedì 7 marzo, alle 19,30. L’evento s’intitola “Memorie negate. La storia delle donne di via Como”. E’ un “live talk in pieno stile Barriera Talks”, come spiegano gli organizzatori. Interverranno Claudio Mercandino dell’Anpi sezione Renato Martorelli, Pina Mafodda del Carcere Le Nuove, Nicola Adduci dell'Istituto piemontese per la Storia della Resistenza, Mariachiara Guerra di Atelier Héritage, Lucia Tummarello e Silvia Donnantuono del Gruppo Abele. Moderano l’incontro Silvia e Pesce, con la regia di Radio Banda Larga.
A fare da fil rouge alla serata l’accurato lavoro di documentazione svolto da Claudio Mercandino per portare alla luce una storia rimasta sepolta negli archivi per tanti anni. La vicenda riguarda il rastrellamento avvenuto il 3 dicembre del 1943, in cui venti donne ebree, in età compresa tra i 60 e gli 80 anni, furono arrestate dalla polizia fascista nel ricovero di via Como 140 (oggi via Ghedini 6). Erano sole, povere, anziane e malate e l’ospizio rappresentava la loro casa. Senza soldi e senza alcun aiuto, per quelle sventurate non c’era stata possibilità di fuga.
Delle venti, nove morirono di stenti e malattia in un ricovero comunale poco tempo dopo. Di altre due c’è traccia in un paio di cimiteri del torinese. Cinque forse si salvarono mentre le altre sei furono catturate nel marzo del ’44, deportate a Fossoli e poi ad Auschwitz dove si spensero. A una di queste sei, Teresita Teglio, saranno presto intitolati i giardini di via Ghedini.
L’evento è aperto al pubblico. Si può prenotare un tavolo allo 011 2074514.
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