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CAFAGNA: "PIU' POLITICHE SOCIALI, LA REPRESSIONE NON BASTA"

Immagine del redattore: facciamobarrierafacciamobarriera

Aggiornamento: 2 nov 2023

Il prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna, che si è insediato soltanto il 2 ottobre scorso, risponde punto per punto alla lettera inviata a Repubblica da un residente di corso Giulio Cesare, facendo notare che Barriera rappresenta assolutamente una priorità. Infatti, la maggior parte delle due o tre operazioni “ad alto impatto”, eseguite ogni settimana in città, si svolgono proprio in questo quartiere. “Sulla questione dello spaccio in Barriera di Milano stiamo concentrando la maggior parte delle nostre attenzioni - spiega il prefetto -, ciò non toglie che svilupperemo ancora nuovi controlli sempre più mirati. Per contrastare il fenomeno però servono anche investimenti nelle politiche sociali, il coinvolgimento degli enti, del Comune”. Insomma, è fondamentale che si lavori in sinergia, che si faccia rete, “sviluppando una serie di progetti con i vari enti del territorio e anche assieme al Comune”. Conclude il prefetto: “La repressione da sola non basta, va fatta anche la prevenzione, con un maggiore coinvolgimento di diversi enti, anche la parrocchia per esempio”.



 
 
 

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