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LA FAIDA ROM A MILANO, UNA PISTA PORTA IN BARRIERA

Potrebbe essere da ricollegare alla rissa tra famiglie rom rivali avvenuta il 7 aprile in via Cimarosa l’esecuzione del diciottenne bosniaco Jhonny Sulejmanovic freddato con tre colpi di pistola venerdì scorso vicino all’Ortomercato di via Varsavia a Milano. Il movente ancora non è chiaro agli inquirenti. Ma quasi sicuramente si tratta di un regolamento di conti.


La storia potrebbe essere iniziata proprio a Torino, in Barriera di Milano. I rapporti tra i Sulejmanovic e i Salkanovic erano tesi da tempo. Forse in seguito a incomprensioni maturate al Balon, da entrambe le famiglie frequentato per racimolare quattro soldi, rivendendo cianfrusaglie. O forse per qualche questione legata all’occupazione di un appartamento. Domenica 7 aprile tra i due clan rivali scoppia una rissa in via Bologna prima all’angolo con via Cimarosa e poi nelle ore successive all’incrocio con via Pergolesi. Volano insulti, oggetti contundenti e coltelli. A dividerli intervengono le forze dell’ordine.


Un Salkanovic resta ferito a un braccio e una donna incinta, probabilmente la moglie, si sente male e viene portata al Maria Vittoria dove poche ore dopo perde il bambino. Nel parcheggio dell’ospedale i rom si scambiano promesse di vendette incrociate. Tra di loro le tensioni sono ormai arrivate al culmine.


Il giorno dopo i Sulejmanovic prendono armi e bagagli e se ne vanno a Milano a bordo di un furgone, lasciandosi Torino e via Cimarosa alle spalle. Ma non sono in fuga perché tutta la comunità rom, come raccontano tra l’altro alcuni video postati su TikTok, conosce la loro destinazione. Che la famiglia faccia la spola tra il capoluogo piemontese e quello lombardo non è un mistero. Per quanto riguarda Jhonny invece, lui doveva aver lasciato Torino già da tempo.


Nelle prossime ore saranno riascoltati i parenti della vittima. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire che cosa sia accaduto nei giorni successivi all’8 aprile fino alla notte di venerdì 26, in cui Jhonny è stato ammazzato. La scena dell’esecuzione, durata una manciata di minuti, è stata ripresa dalle telecamere. Jhonny sta dormendo con la moglie incinta a bordo del suo furgone. I sicari sono in cinque. Prima sfondano i vetri del van con le mazze e poi prendono il giovane e gli sparano. Successivamente fuggono su una Seat, forse all’estero, verso l’Europa dell’est secondo alcune fonti o, per altre, in Spagna. Le indagini proseguono per dare un nome a tutti i membri del commando, incrociando i dati raccolti tra cui filmati, foto d’archivio e profili social dei sospettati.



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