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Immagine del redattorePaola Gatti

LE PISCINE SEMPIONE AL SETACCIO DELLE FORZE DELL'ORDINE

Atmosfere surreali evocanti quelle del noto film “Trainspotting” al parco Sempione, dove ci sono le piscine, nel primo pomeriggio di martedì 25 giugno. Intorno alle 14,30 si incontra poca gente a passeggio con il cane, a far da colonna sonora il rumore di una falciatrice, le nubi grigie e spesse incombono sul verde. In mezzo all’erba alta, vicino ai condomini di via Boccherini, un accampato con in mano le sue poche cose cerca di nascondersi. Mentre tutto intorno c’è un grande dispiegamento di forze dell’ordine.


È in corso un intervento congiunto. Ci sono gli uomini del Commissariato Barriera di Milano, quattro equipaggi del Reparto prevenzione crimine, due della Polizia locale e uno della Guardia di Finanza, oltre all’Unità cinofila. Tutto a pochi giorni dal sopralluogo effettuato in zona dal neoassessore comunale alla Sicurezza Marco Porcedda il quale, parlando con i giornalisti, aveva garantito che si sarebbe subito preso a cuore il problema dello spaccio e del degrado in Barriera.


L’operazione inizia intorno alle 13 per poi andare avanti per l’intero pomeriggio. Verso le 16 arriva ad assistere ai lavori il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto. D’altra parte la macchina trinciatrice, utilizzata dagli operatori per fare piazza pulita di erbe ed erbacce, è stata messa a disposizione proprio dalla Circoscrizione. Finalmente per gli sbandati non sarà più possibile nascondersi o mimetizzarsi in mezzo alla vegetazione selvaggia. Ora è tutto bene in vista.


Tante le persone identificate, almeno una decina, altre invece sono state denunciate (i dati ufficiali li fornirà prossimamente una nota della Questura). Possibile che sia anche stato effettuato qualche arresto. Tutti stranieri, presenti all’interno degli spazi della piscina all’aperto. Mentre in quella coperta non è stato trovato nessuno, ma in ogni caso si è provveduto a chiuderla con un’opera di saldatura.


I controlli si sono poi spostati in corso Venezia, nel sottopasso accanto alla superstrada che porta a Caselle. In gergo lo chiamano “il buco”. Le forze dell’ordine lì dentro hanno trovato di tutto: sedie, stuoie, giacigli improvvisati, stracci, oltre a un occupante con la sua bicicletta. Si è proceduto con lo sgombero. Inquietanti i murales, realizzati sulle pareti, con tanto di presagio finale: “Fentanyl, eroin, crack, shaboo… 2027: the end”.




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