Altra operazione di bonifica. Nuovo passo avanti in nome della dignità e del recupero dal degrado. Sul fronte della lotta all’illegalità, luglio si conclude in crescendo con la polizia che l’ultimo giorno del mese sgombera il centro sociale Barca Occupata in via Avondo, non distante da piazza Sofia, alla periferia nord di Torino, presso il confine con il quartiere Barriera.
L'immobile, di proprietà della Circoscrizione 6, era occupato da diverse decine di squatter e “ora sarà gestito da un'associazione di volontariato che propone anche forme di divertimento sane e costruttive”, annuncia l'assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone. “Pertanto, l'intera comunità potrà tornare ad usufruire di questa struttura – continua Marrone - a partire da tanti giovani con i loro entusiasmi e progetti”.
Questa operazione di ripristino della legalità incontra il plauso di tanti cittadini che per lungo tempo hanno dovuto sopportare degrado estremo e forme molto fastidiose di disagio. A rappresentare la soddisfazione della comunità civile di Torino Nord, il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, il quale dichiara senza mezzi termini “quella di oggi è una festa e una vittoria per il nostro territorio”.
Incalza l’assessore Marrone: "sono convinto che i cittadini, un passo alla volta, si renderanno conto che con gli sgomberi progressivi delle case popolari occupate e con la liberazione di questi epicentri del degrado si può riuscire nell'impresa titanica di risanare le periferie torinesi portando servizi".
Mai si era vista nella periferia settentrionale del capoluogo piemontese una tale progressione di iniziative tese a riportare ordine, civismo, sicurezza e fiducia nel futuro. Un futuro, però, dipendente dal proseguimento e rafforzamento di questo positivo cambio di passo e di atteggiamento. Tutto sarebbe vanificato da un rallentamento e da un pernicioso venir meno del convincimento con cui istituzioni e forze dell’ordine stanno dimostrando di “esserci” e di voler cambiare sul serio una situazione che sembrava irrimediabilmente persa.
Intanto, però, da oggi, Barca Occupata diviene solo una denominazione da relegare alle annotazioni storiche riguardanti la zona nord di Torino. Da oggi subentra Barca Liberata. Con un futuro tutto da scrivere all’insegna dell’ottimismo, dell’utilità e della propositività.
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