L’istituto Aristide Gabelli di via Santhià ha avviato un progetto pilota promosso da Città di Torino e Amiat Gruppo Iren e coordinato da Eduiren (settore educational del Gruppo) che permette a studenti, studentesse e personale scolastico di fare la raccolta differenziata già nelle classi, grazie a un percorso di sensibilizzazione sui temi ambientali e al posizionamento di appositi bidoncini, forniti da Amiat. La presentazione al quartiere si è tenuta lunedì 22 aprile, in occasione dell’evento ‘Tutti SuperTerra’, legato alla Giornata della Terra.
Coinvolgendo allievi, insegnanti e personale Ata, l’Istituto diventa così un vero e proprio ‘polo ambientale’. Oltre 120 allieve e allievi (alcuni anche della scuola primaria Pestalozzi) hanno, infatti, partecipato ad alcuni laboratori dedicati al ciclo integrato dei rifiuti. Il compito affidato a studenti e studentesse è stato quello di realizzare alcuni lavori di gruppo, ispirati dalla mascotte di Amiat ‘Taurino il netturbino’ e a messaggi di cura e rispetto dell’ambiente circostante, a partire dal quello scolastico.
Ora il Gabelli è il primo istituto della città di Torino ad avere una fornitura di bidoncini per tutte le frazioni della raccolta differenziata, a eccezione di quella dell’organico, all’interno delle classi. Ogni classe suddividerà i rifiuti nei corridoi dove sono stati posizionati i punti di raccolta comuni sul modello di quello realizzato nel quartiere per il servizio di raccolta rifiuti.
“Il progetto pilota intende rafforzare le attività realizzate da Amiat e dalla Città nel quartiere di Barriera di Milano per sensibilizzare la cittadinanza sul nuovo sistema di raccolta domiciliare esternalizzata con ecoisole attivato sul territorio nel corso del 2023 - spiega l’ufficio stampa di Palazzo civico -. Attraverso la promozione e diffusione di una cultura della cura dell’ambiente e una maggiore conoscenza dei processi di raccolta, smaltimento e rigenerazione dei rifiuti, l’obiettivo è coinvolgere le nuove generazioni e a cascata tutta la cittadinanza per aumentare la pulizia e il decoro del quartiere, oltre che la qualità della raccolta differenziata”.
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