ARRESTATO IL KILLER DI COURAGE AMADIN
- facciamobarriera
- 8 ago
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L’assassino di Courage Amadin, il trentenne nigeriano ucciso con quattro coltellate a pochi passi dal ponte Mosca mercoledì 30 luglio, è stato braccato dalla Polizia. Si tratta di un connazionale di 34 anni che aveva trovato rifugio a Genova, a casa di un amico, anche lui proveniente dalla Nigeria.
C’era stata una violenta rissa, in quella sera di fine luglio, in corso Giulio Cesare 14, nel quartiere Aurora, non così lontano da Barriera. Questioni di droga, legate allo spaccio e al controllo del territorio. Poi la lite degenera e Amadin si becca numerose pugnalate al torace e all’addome. Fatali. L’aggressore poche ore dopo si dà alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Gli investigatori visionano i filmati raccolti dagli occhi elettronici presenti in zona. Ascoltano le persone che hanno assistito all’omicidio. Fanno una serie di accertamenti. Durante la perquisizione di un appartamento trovano alcuni indumenti sporchi di sangue, quelli che l’assassino indossava quando ha sventrato Amadin. Tutti gli indizi raccolti permettono agli uomini della Squadra Mobile di Torino di individuare il colpevole del delitto. Il primo agosto l’Autorità Giudiziaria emette un provvedimento di fermo.
Le indagini a questo punto si spostano a Genova. L’attività di ricerca per localizzare lo spietato accoltellatore è serrata, grazie anche al supporto della Squadra Mobile di Genova. Nella mattinata di oggi, venerdì 8 agosto, l’uomo viene rintracciato in un appartamento di fortuna, situato nel quartiere Materassi. Lo ospita un connazionale. Ha una ferita da taglio all’avambraccio sinistro. Con molta probabilità se l’è procurata durante la colluttazione che ha preceduto l’accoltellamento di Courage Amadin. Per lui scattano le manette. Dovrà rispondere dell’accusa di omicidio.
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