Al Consiglio aperto convocato dal presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto la maggior parte degli invitati appartenenti alle istituzioni non partecipa. Non c’è il sindaco, ma nemmeno si vedono il Ministro dell’Interno, il Prefetto e il Questore. Anche i vertici delle forze dell’ordine danno forfait. Accanto al presidente siedono l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca e la sua omologa in Comune Gianna Pentenero. In compenso la sala di via Leoncavallo è gremita di cittadini che vogliono parlare. Il tema della sicurezza in Barriera è molto sentito, si sa. Ad accogliere i partecipanti l’annunciato presidio della rete Oltredora antifascista. Sventolano le loro bandiere, reggono uno striscione di protesta con su scritto “Accoglienza, no respingimenti”.
Apre i lavori Lomanto, il padrone di casa. “Come Circoscrizione ci siamo impegnati molto per garantire maggiore sicurezza ai cittadini – dichiara -. Abbiamo presentato numerosi documenti politici (interpellanze, mozioni), senza aver mai ottenuto risposte”. Al Comune chiede più illuminazione, controlli seri dove la presenza di criminalità è massiccia, il Daspo urbano, le telecamere, la stretta sugli orari dei minimarket, il vigile di quartiere.
Tra i partecipanti parla per primo Don Luca, parroco della Risurrezione del Signore di via Pergolesi. La sua è una richiesta d’aiuto: “Gli stessi a cui abbiamo aperto le porte della chiesa, ce li troviamo davanti alla faccia la notte. Qui non soltanto gli immobili stanno perdendo valore, ho paura che anche noi perderemo valore”. Intervengono numerosi cittadini. Tutti lamentano un problema di degrado e di sicurezza. Sul tappeto le solite storie già raccontate alla Cascina Marchesa durante l’assemblea pubblica di settembre: delinquenza, spaccio e consumo di droga a cielo aperto, sporcizia, incuria.
Per il capogruppo di Forza Italia in Circoscrizione 6 Luciano Speranza, che per primo aveva chiesto la convocazione di questa seduta di consiglio, Barriera è messa anche peggio delle banlieue di Parigi e il sindaco ha una percezione diversa della realtà. “Ci vogliono interventi strutturali – dice -. Non bastano gli spot. C’è stata una mancanza di lungimiranza da parte di chi ha amministrato la città per anni e anni”.
“Servono interventi di tipo sociale e culturale. Non bisogna criminalizzare la povertà, ma piuttosto la delinquenza” afferma la capogruppo del Pd in Comune Nadia Conticelli. Sul tema delle politiche sociali viene posto l’accento anche da altri esponenti del Partito democratico.
Poi il microfono passa agli assessori. Fabrizio Ricca è soddisfatto del lavoro svolto dalla Regione con la collaborazione del Ministero dell’Interno, che ha portato l’esercito in strada. “Ci sono grosse responsabilità politiche – afferma -. Con il nuovo Governo c’è stato un cambio di passo. Grazie al ministro Piantedosi nei prossimi tre anni avremo ulteriori 240 agenti di forze dell’ordine e 50 militari in più a Torino. Inoltre la Regione Piemonte ha stanziato 2 milioni di euro per l’acquisto di auto per le forze dell’ordine e il pagamento degli straordinari oltre a un milione di euro per le telecamere”.
Lungo e articolato l’intervento di Pentenero. Per quanto riguarda la questione dei minimarket, il procedimento per ottenere le chiusure è molto complesso così come quello per arrivare all'effettivo pagamento delle sanzioni perché bisogna fare i conti con la legge sulle liberalizzazioni e la direttiva Bolkestein, quindi è necessario ottenere da Roma più strumenti per poter agire. “L’esercito è soltanto una presenza fisica – sostiene l’assessore -. La repressione non basta perché sposta soltanto il problema. Ci vogliono anche progetti di riqualificazione urbana, coesione sociale e interventi infrastrutturali, che la Città sta portando avanti. Serve anche maggiore presenza della sanità pubblica per contrastare le dipendenze”. L’assessore ripete con insistenza che è necessario andare avanti uniti per poter raggiungere risultati importanti. Poi ricorda che il Comune ha a cuore Barriera di Milano e più in generale Torino Nord: “La Metro riqualificherà la zona. Ci sono investimenti di oltre 100 milioni di euro, grazie ai fondi del Pnrr, che porteranno alla rinascita del quartiere. Prossimo appuntamento il 14 febbraio: incontreremo nella sede della Circoscrizione i commercianti di piazza Foroni per fare il punto sulla situazione”.
Dopo almeno tre ore di seduta, alla fine dei lavori, esprime il proprio disappunto il responsabile sicurezza Forza Italia Città di Torino Raffele Petrarulo che tanto aveva voluto questo incontro: “E’ stato vergognoso perché c’erano molti assenti tra cui il sindaco che vuole i presidi oggi, quando nel 2020 col sottoscritto consigliere non li ha votati – racconta ai nostri microfoni -. Non solo. Almeno duecento persone non sono state fatte entrare. La filippica di Pentenero è stata inutile perché quello che deve fare lei è controllare i banglamarket e le Asl e verificare il rispetto delle normative relative alle abitazioni. Lei invece propone ancora tavoli di concertazione per capire cosa non va in circoscrizione. Se vuole glielo diciamo noi in 10 punti, ci basta un’oretta. Ma l’assessore non ha voglia”.
Ottimo lavoro, avanti così...