Lavori impattanti, cantieri non soltanto in centro: il 2024 e il 2025 saranno gli anni della trasformazione e del rilancio di Torino. Parte la fase 2 dell’amministrazione Lo Russo, quella più operativa, destinata a cambiare il volto della città, non senza disagi e sacrifici per i residenti. È quanto emerge dalla conferenza stampa di fine 2023 del sindaco e la sua Giunta. Da gennaio in avanti verranno aperti via via 300 cantieri, tra i quali le 13 stazioni della metro 2, la pedonalizzazione di via Roma, la riqualificazione di piazza Baldissera. “E’ come quando si ristruttura casa e bisogna fare gli scatoloni e spostare gli armadi. Ma noi ci impegneremo per limitare le difficoltà, rendendo i lavori compatibili con la vita delle persone. Alla fine poi si è tutti più contenti” così Lo Russo si scusa con i cittadini.
“La sfida attuale è mettere insieme manutenzioni, eventi e grandi investimenti – continua il sindaco – Di forte impatto sulla viabilità della città sarà in particolare il rifacimento di piazza Baldissera”. Da anni la rotatoria rappresenta un vero problema per i torinesi che ogni giorno, nelle ore di punta, per attraversarla devono fare i conti con lunghe code e spesso ingorghi interminabili. La rotonda sparirà e sarà sostituita da sei impianti semaforizzati in modo da agevolare anche il ritorno della linea tramviaria 10. Sono in corso gli studi preparatori per arrivare alla progettazione definitiva e poi alla gara d’appalto alla fine del 2024. Tutto questo richiederà una spesa di 4 milioni di euro, molto inferiore a quella di 70 milioni che si sarebbe dovuta affrontare per realizzare il sottopasso.
Altro tema affrontato per quanto riguarda Barriera di Milano, il futuro della Gondrand. Diventata negli anni un covo per disperati e tossici, la ex fabbrica è stata sgomberata il 7 novembre scorso. Ruspe e bulldozer sono subiti entrati in azione per abbattere i fabbricati. I lavori dovrebbero concludersi, secondo il cronoprogramma, il 15 febbraio. Poi la proprietà privata potrà dare il via alla riqualificazione della zona, destinata ad accogliere servizi e commercio. Forse sarà insediato un centro commerciale. Durante il sopralluogo nel giorno dello sgombero il sindaco aveva dichiarato. “Tra fine anno e l'inizio del prossimo sapremo come riqualificarla, è un progetto in deroga al piano regolatore e sono in corso le valutazioni per la migliore destinazione d'uso”.
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