Quel chiosco nei giardinetti di via Montanaro, che da anni giace in stato di degrado, abbandono e incuria, potrebbe tornare a nuova vita nei prossimi mesi. Il condizionale è obbligatorio dal momento che per ora non c'è nulla di definitivo. Gioiscono i residenti di fronte alla notizia perché quell’angolo di quartiere è diventato da troppo tempo ormai un ricettacolo di brutta gente. Si spaccia a ogni ora del giorno, la notte soprattutto c’è il bivacco dei senza tetto che schiamazzano, litigano tra di loro e minacciano i passanti. Per non parlare dell’odore di urina che aleggia nell’aria. Tutto a pochi passi dall’area giochi per i bambini.
Gioisce anche il consigliere comunale di Forza Italia Domenico Garcea che con un’interpellanza nel maggio del 2023 aveva chiesto al Sindaco e all’assessore competente di intervenire con urgenza. Per lui questa è una battaglia politica condotta per lunghi anni sul territorio di Barriera. “Da adesso i residenti si aspettano legittimamente una riqualificazione profonda di quella porzione di quartiere – spiega il consigliere -, da restituire alla fruizione quotidiana delle famiglie della zona. I giardini di via Montanaro possono diventare quindi un simbolo della rinascita per la periferia nord di Torino”.
Qualche condizionale però ancora ci vuole, come ci ha raccontato l’assessore al Commercio e ai Mercati Paolo Chiavarino quando lo abbiamo contattato. “Al momento, alla luce di quanto è emerso in Commissione controllo di gestione, sussistono le condizioni per intraprendere un'azione di carattere legale che porti alla revoca della concessione – spiega Chiavarino -. A tal punto si potrebbe decidere di mettere a bando il chiosco per una nuova gestione che ne faccia un uso sociale e aggregativo, magari sotto forma di portineria di comunità. Con l’obiettivo di trasformarlo in un luogo di ritrovo dove l'associazionismo di zona può dare il meglio di se stesso. Diventerebbe pertanto un ottimo presidio del territorio, di sicurezza e di aggregazione”.
Già da mesi si è formato un tavolo interassessorile (di cui fanno parte gli assessori Chiavarino e Nardelli e altri a rotazione, oltre a dirigenti e funzionari) che ha avviato una sorta di censimento dei chioschi torinesi. Gli approfondimenti e le valutazioni fatte su quello di via Montanaro hanno preso spunto dall’interpellanza di Garcea. “Ad oggi la concessione del suolo pubblico non è ancora stata revocata – ci tiene a insistere l’assessore -. Ma potrebbe avvenire anche in tempi tutto sommato veloci, ovvero nell’arco di due o tre mesi. Prima del periodo agostano ci incontreremo ancora una volta almeno. E io porterò al tavolo nuovamente la situazione. Tra l’altro voglio sottolineare che già mi ero confrontato preventivamente con il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto che è stato molto disponibile”.
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