“Il finanziamento per la linea 2 del metrò torinese ammonta ad un totale di un miliardo e 828 milioni di euro e, causa il rincaro dei materiali, ci vorrebbero invece 2 miliardi e 490 milioni di euro”. A ribadirlo il presidente di Infra.To Bernardino Chiaia (anche Commissario straordinario nominato dalla presidenza del Consiglio per l’attuazione dei lavori della linea 2) nel corso dell’audizione che si è tenuta nella seconda Commissione del Consiglio regionale presieduta da Mauro Fava in seduta congiunta con l’analoga Commissione Trasporti del Consiglio comunale della Città di Torino con presidente Antonio Ledda.
Come sottolineato da Chiaia, la scelta condivisa con il Comune e il presidente della Regione è stata quella di quantificare “cosa si può riuscire a realizzare con le risorse economiche attualmente disponibili”. Pertanto, secondo la proposta fatta al ministero, si tratterà di eseguire i lavori partendo da Rebaudengo per arrivare almeno a Porta Nuova.
“Il progetto preliminare – afferma il commissario - parte da nord est a Barriera di Milano, scende verso sud, attraversa il centro cittadino e incrocia la Linea 1 a Porta Nuova per poi proseguire verso sud ovest passando dal Politecnico di Torino, lungo l’asse di corso Orbassano ed arrivando a Mirafiori”.
Entro il 2025 dovrebbe essere aggiudicato l’appalto dei treni in modo da poter partire con le gare per le opere civili nel secondo semestre dell’anno, per poi arrivare alla aggiudicazione nel 2026. Avanti di questo passo nella prima metà del 2026 inizierebbero gli scavi che porterebbero all’inaugurazione nel 2032.
Per quanto riguarda il prolungamento dell’attuale linea 1, Chiaia spiega che “sono necessari ancora 26 milioni di euro per completare l’opera, su un costo totale di 300”. Sarà poi “necessario acquistare altri 12 treni per mantenere la stessa frequenza di passaggi nelle stazioni dopo i lavori di prolungamento, perché non bastano i quattro già ordinati. Per i nuovi treni il costo stimato è di 145 milioni di euro. Il primo convoglio di quelli già ordinati dovrebbe arrivare nel febbraio del 2025”.
Il presidente di Infra.To ha infine sottolineato l’importanza del coinvolgimento della Regione nell’operazione che riguarda più territori comunali e per riuscire ad ottenere i fondi ministeriali che comunque non sembra possano arrivare prima del 2026.
“Soddisfatto per il quadro esaustivo presentato nell'audizione”, così si è detto il presidente Fava (Forza Italia) che ha promesso di convocare a breve una seduta congiunta per audire nuovamente Infra.To.
Negativo invece il giudizio dei consiglieri regionali M5s Sarah Disabato (capogruppo), Alberto Unia e Pasquale Coluccio: "La Commissione di questa mattina sulle linee metro 1 e 2, con l'audizione di Infra.To, è stata un vero e proprio buco nell'acqua, non fosse per l'accurata relazione di Bernardino Chiaia. Abbiamo presentato due question time da discutere in Consiglio Regionale - aggiungono poi -, con l'obiettivo di ottenere un resoconto di quanto (non) fatto sulla questione e un impegno concreto e deciso da parte della Giunta Cirio sull'ottenimento delle risorse necessarie al prolungamento della Metro 1 e alla realizzazione del progetto originario della Metro 2".
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