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"TODAYS", UN FESTIVAL GIUSTO IN UN POSTO SBAGLIATO

Aggiornamento: 14 set

Nessuno è contrario al Todays Festival. Anzi, la kermesse internazionale di musica indie e rock underground - che dal 2015, ogni estate (eccetto il 2020), anima spettacolarmente la periferia Nord della città realizzando, solo nel 2023, diecimila presenze - è una iniziativa lodevole, un fiore all’occhiello per la città, soprattutto per i quartieri settentrionali. Molti, però, sono contrari allo svolgimento del Todays Festival di quest’anno (dal 23 agosto al 2 settembre) nel Parco della Confluenza, cioè in un’area adiacente a una Riserva naturale speciale della Regione Piemonte.


L’inedita scelta del Parco della Confluenza per allestire il palcoscenico principale della rassegna musicale non è stata ben accolta da alcuni consiglieri comunali, dalle associazioni ambientaliste e dalla Consulta per l’ambiente e il verde della Città di Torino.


Ricordiamo che nel febbraio 2024 la Fondazione per la Cultura di Torino (Fct), ente strumentale del Comune, aveva - con un bando - annunciato un cambio di formula, stabilendo che il festival debba ora prevedere un’“area spettacolo non inferiore a 1.000 metri quadrati (al netto della superficie destinata alle attività commerciali o accessorie)” nonché azioni diffuse nella circoscrizione interessata, con una programmazione minima di sette giornate di eventi. Aderendo a queste prescrizioni, la Fondazione Reverse si è poi aggiudicata l’organizzazione, estendendo il festival da 3 a 11 giorni di eventi, ma soprattutto uscendo fuori dall’ambito strettamente metropolitano per entrare in un’area verde prossima alla Zona di protezione speciale (Zps) del Meisino, alla confluenza dei fiumi Stura di Lanzo, Dora Riparia e Po.


E’ importante tener presente che la Zps, insieme all’Isolone Bertolla, è un sito Rete natura 2000, cioè l’insieme di aree ad alta biodiversità individuate dalla “Direttiva Habitat” (92/43/CEE) e dalla “Direttiva Uccelli” (2009/147/CE) al fine di mantenere e proteggere gli habitat e le specie identificate come prioritarie dai Paesi dell’Unione europea.


“Sono 230 le specie rilevate nell’area” specifica Piergiorgio Tenani, presidente della Consulta per il verde della Città di Torino in una lettera aperta alle amministrazioni. “Rappresentano il 56% delle specie note in Piemonte, secondo il più recente elenco”. Per 50 di queste “sono previste misure speciali di conservazione dell’habitat” in quanto inserite nell’Allegato I della “Direttiva Uccelli”. Citiamo, tra queste, cicogne, gru (Grus grus), martin pescatore (Alcedo atthis), cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus) e persino aquila reale (Aquila chrysaetos). Inoltre, l’Isolone Bertolla poteva vantare fino a qualche anno fa una garzaia di airone cenerino (Ardea cinerea), l’unica in Italia in ambiente urbano e seconda in Europa solo a quella di Amsterdam, ma negli anni il numero di nidi si è ridotto. Trattandosi di una Riserva naturale inserita in un tessuto urbano, la pressione umana circostante rappresenta uno dei maggiori rischi alla sua conservazione.


La scelta del Parco della Confluenza per lo svolgimento di “Todays” nasce certamente dalla bellezza dell’area e dal suo essere “molto suggestiva - come ha spiegato alla Commissione Cultura Fabio Boasi, vicepresidente di Reverse – oltre al fatto di consentire una capienza molto ampia”.


Purtroppo, il contraltare è costituito dall’inevitabile inquinamento acustico e luminoso, dalla presenza di migliaia di persone su un suolo rigenerato nel tempo, dalla consumazione di bevande in contenitori che talvolta vengono dispersi nell’ambiente, per finire alla pressione dei mezzi pesanti per allestire e smontare il palcoscenico, i locali commerciali e i servizi igienici.

 

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