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ENNESIMA GIORNATA DI CONTROLLI ALLE PISCINE SEMPIONE

Immagine del redattore: facciamobarrierafacciamobarriera

Nessuno in Barriera, per la verità, si era illuso che, dopo le grandi “pulizie” effettuate dalle forze dell’ordine il 25 giugno scorso alle piscine Sempione, le immagini della tendopoli abusiva sarebbero finite nell’album dei ricordi. E, infatti, già all’indomani dell’intervento, la corte dei miracoli è tornata al proprio posto con la sua ricca schiera di emarginati e poco di buono, sempre pronti a fare danni in cerca di soldi per acquistare la droga. Per questo giovedì 17 luglio c’è stato l’ennesimo controllo straordinario del territorio a cui hanno preso parte gli uomini del Commissariato Barriera di Milano, la Polizia locale e la Guardia di Finanza, oltre all’Unità cinofila e i Carabinieri (non parte del Cst).


L’operazione è iniziata alle 7 del mattino per poi terminare alle 12. Ore e ore di “pulizie” come capita ogni volta. Intorno alle 10 c’erano i fabbri in attività per sprangare l’accesso alle piscine. Anche a fine giugno si era ricorsi a un lavoro di saldatura che doveva servire per impedire l’ennesima occupazione dei locali interni. Nell’arco di poco tempo gli sbandati erano riusciti a rompere i sigilli, sradicando i pali a cui il lucchetto era stato ancorato.


Nell’area delle piscine la polizia ha trovato una ventina di persone. Quelle "non ancora note", almeno quattordici, sono state denunciate per invasione di edificio.


Hanno partecipato all’intervento anche i tecnici del Comune. Sono stati visti impegnati a compiere misurazioni. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che forse ci sia in cantiere un qualche progetto per dare un futuro all’impianto, sottraendolo al degrado.


Da giorni sono tornate insistenti le proteste dei residenti che non ce la fanno più a convivere con pusher e tossici di cui sono ostaggio da tempo. Sule pagine social di Barriera girano di nuovo le foto che immortalano l’accampamento all’interno del parco, accompagnate da commenti pieni di rabbia, talora di preoccupazione, qualcuno è rassegnato, qualcun altro invoca un duro intervento da parte delle istituzioni.


Le forze dell’ordine ancora una volta hanno fatto un ottimo lavoro, ma il dubbio dei residenti è che la storia, evidentemente infinita, riprenda dal punto in cui per un attimo è stata fermata.



I fabbri all'opera, nella seconda immagine.

 
 
 

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