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EX GONDRAND, I SENZATETTO NON SE NE SONO ANDATI

  • Immagine del redattore: Paola Gatti
    Paola Gatti
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Quando l’edificio rosso, un tempo sede degli uffici della ex Gondrand, l’ultimo martedì di aprile è andato a terra in mille pezzi sotto i primi colpi delle ruspe, i residenti hanno esultato, illudendosi che l’incubo delle occupazioni fosse finito una volta per tutte. Invece no. Gli abusivi sono subito tornati, non appena gli operai hanno concluso il turno di lavoro. Per gli sbandati aprire nuovamente il varco, sigillato il giorno precedente con una lamiera piuttosto sottile, è stato un gioco da ragazzi.  A farci la segnalazione è stata una residente che preferisce mantenere l’anonimato (la chiameremo Daniela) e noi siamo subito andati a farci un giro.


Chi scrive raggiunge l’area intorno alle 14,30 del pomeriggio di oggi, giovedì primo maggio, proprio mentre sta passando una volante. Mi avvicino al recinto blu all’angolo tra via Cigna e via Lauro Rossi per raccogliere un’immagine del varco. Poi percorro il marciapiede di fronte a quel che resta dell’ex stabilimento. Da lontano un tizio strano in sella a una bici mi invita a tornare indietro: “Ehi, ehi! Vieni, vieni qui!”. Difficile capire le sue intenzioni, forse crede che voglia fare un rifornimento di droga. Meglio attraversare la strada e avviarsi verso l’auto. All’incrocio con via Rondissone c’è un altro spiantato che bofonchia qualcosa al mio passaggio, magari chiede soldi. Intanto un giovane di colore con uno zaino sulle spalle sta entrando nel varco. Ha ragione Daniela, non è cambiato nulla.  


All’interno del recinto i senzatetto si rifugiano nella struttura bassa lungo via Cigna, visibile soltanto dai balconi, oppure sotto lo scheletro del fabbricato rimasto ancora in piedi, dove è anche possibile trascorrere la notte, dal momento che le temperature si sono alzate. Fino a quando l’area non sarà completamente spianata, pusher e tossici resteranno i padroni del luogo. “Se ne vanno nel momento in cui riprendono i lavori. Ma non tutti, infatti, l’altro giorno qualcuno è stato allontanato dalla Polizia perché stava dando fastidio agli operai - ci racconta Daniela -. Questa zona dovrebbe essere piantonata per un certo periodo, solo così si potrebbe ripulire definitivamente”.   


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