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SVILUPPI SULL'OMICIDIO DI VIA MONTE ROSA

  • Immagine del redattore: facciamobarriera
    facciamobarriera
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Era originario della Costa d’Avorio il 19enne ucciso a coltellate la notte scorsa in via Monte Rosa. Mamoud Diane, questo il suo nome, abitava con il padre a Torre Mondovì, in provincia di Cuneo ed era incensurato.



Alcuni testimoni riferiscono di aver visto il ragazzo davanti al bar all’angolo tra via Monte Rosa e corso Novara, dove, poco dopo le 23, è scoppiata una maxirissa tra due bande rivali di africani per motivi ancora da chiarire, forse legati allo spaccio di droga. Sono volati calci, pugni e bottigliate. Poi quando sembrava tornata la calma, ecco ricominciare gli scontri.


Il giovane è stato picchiato selvaggiamente da almeno sette persone. Alcuni residenti raccontano che sarebbe stato trascinato dietro un furgone e poi aggredito alle spalle da qualcuno che gli ha inflitto un fendente al cuore. Agonizzante Diane si è rialzato, ha percorso un tratto di via Monte Rosa per poi accasciarsi al suolo in un lago di sangue. La sua breve vita si è così conclusa in pochi minuti, sul marciapiedi davanti al civico 28.


A quel punto qualcuno si è deciso a chiamare il 112. Non prima perché in questa zona risse e schiamazzi sono di ordinaria amministrazione. Sul posto sono giunte alcune volanti, ma intanto l'aggressore si era già dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. “Mi sono affacciato al balcone quando ho capito che stavolta era capitato qualcosa di veramente grave – ci racconta un residente -. C’era un forte trambusto. Ho visto un gruppo di persone, sicuramente gli aggressori, correre all’impazzata verso via Malone. Poi è arrivata la Polizia”.


In base alle prime ricostruzioni anche un altro giovane, che era in compagnia di Diane, sarebbe stato ferito. Sul caso sta indagando la Squadra Mobile della Polizia di Stato coordinata dal dirigente Davide Corazzini. Già sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e raccolte le prime testimonianze.

1 Comment

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Guest
un giorno fa
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Questa è ormai la vita in barriera.. Con la complicità di tutti...

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