Lavori fermi alla ex Gondrand, da tempo. L’abbattimento procede a rilento, senza rispettare il cronoprogramma stabilito a novembre quando le ruspe sono entrate in azione. Nel mentre, infatti, è intervenuta l’Arpa per effettuare una verifica di impatto ambientale. A preoccupare è la presenza di amianto in grandi quantità. Chi abita in zona teme che la vecchia fabbrica fatiscente e semidistrutta torni presto a essere il rifugio di pusher, tossici e sbandati, esattamente come lo era in passato.
“Siamo stati allertati dai residenti che ci segnalano da giorni nuovi tentativi di scavalcare le recinzioni da parte di balordi e spacciatori - dichiarano l'assessore regionale Maurizio Marrone e la capogruppo di Fdi in Circoscrizione 6 Verangela Marino - . È importante che i lavori di riqualificazione dell'area non si fermino e che prosegua l'opera di abbattimento dei ruderi, prima che questi possano tornare a essere una base di spaccio a Barriera”.
Nella serata di giovedì 7 marzo, in via Cigna davanti alla ex fabbrica, Fratelli d’Italia ha organizzato un presidio che è riuscito a coinvolgere numerosi cittadini, preoccupati dallo stop ai lavori nel cantiere. Marrone e Marino hanno raccolto parecchie segnalazioni riguardanti anche l’occupazione, da parte di tossici e pusher, di ampie porzioni del parco Sempione, divenuto ormai il nuovo ricovero degli sbandati.
“Grazie al nostro intervento siamo riusciti a ottenere l'intervento delle forze dell'ordine negli adiacenti giardini Sempione, sgomberando le tende canadesi montate dai pusher” aggiungono i due esponenti di Fratelli d'Italia. “Ora però - conclude Marrone - occorre che Arpa proceda in maniera spedita per rimuovere l'amianto e bonificare l'area. Per questo motivo scriverò personalmente ad Arpa chiedendo un intervento rapido, al fine di impedire che la Gondrand possa essere nuovamente occupata".
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