LA NUOVA OCCUPAZIONE DELLA EX MANIFAT TURA TABACCHI
- facciamobarriera
- 20 giu
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Quando il 28 maggio scorso le forze dell’ordine avevano sgomberato la ex Manifattura Tabacchi, occupata da una decina di egiziani, alcuni non proprio raccomandabili, qualcuno lo aveva previsto che la pacchia sarebbe durata poco. Detto fatto, nell’arco di poche ore gli abusivi sono tornati come se niente fosse. L’operazione era stata fatta con tutti i crismi, mettendo anche i sigilli dove loro si erano aperti il varco, ma come si fa a tenere sotto controllo una superficie enorme, estesa su 66mila metri quadrati?

Non c’è dunque da stupirsi che, come in un gioco dell’oca che si rispetti, ci si ritrovi di nuovo al punto di partenza. Gli egiziani sono di nuovo lì che si fanno gli affari loro, entrando e uscendo a tutto le ore dal complesso. I residenti sono disperati. Mancano soltanto i cani. Quelli erano stati portati via dai veterinari dell’Asl durante lo sgombero.
“La Manifattura è di nuovo occupata come prima del blitz di fine maggio – ci scrive una residente -. Stavolta per accedere al complesso utilizzano il portone di corso Regio Parco 130. Entrano con la chiave che lasciano sul davanzale della finestra appena fuori il cancello (ndr, come si vede nelle foto sotto). Dal condominio di fronte si assiste alla continua processione di egiziani”. Ma la chiave, ci domandiamo noi, come fanno ad averla?
“Il giorno in cui è mancata l’acqua, per via dei lavori in piazza Sofia, siamo andati a recuperarne un po’ al toret davanti alla chiesa San Gaetano – continua chi ci scrive -. Alla fontanella abbiamo trovato l’egiziano “più grosso” che stava facendo il bucato e poi a poco a poco sono arrivati tutti gli altri”. Già, perché il toret è il loro bagno a cielo aperto, dove questi signori possono anche farsi la doccia, denudandosi all’occorrenza sotto gli occhi di tutti. Non sono di certo persone che badino troppo alla forma, si sa.
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