Alla fine la passeggiata per la sicurezza con partenza dal giardino Peppino Impastato, organizzata dal neonato Comitato di resilienza Barriera di Milano, non si può fare. A impedirla gli attivisti dei collettivi universitari vicini ai centri sociali, almeno centocinquanta in arrivo dal campus Einaudi, al termine di un’assemblea “antifascista”.
Così una manifestazione autorizzata viene impedita da una contromanifestazione priva di autorizzazione. I residenti della zona “blindati” dalle forze dell’ordine sono costretti a non spostarsi dal tratto di via Sempione compreso tra via Monte Rosa e via Calvi. Mentre da via Gottardo gli antagonisti lanciano fumogeni e oggetti verso i cittadini di Barriera scesi in strada per protestare pacificamente. In mezzo lo schieramento delle forze dell’ordine per evitare il contatto tra i due gruppi.
Commenta l’accaduto Matteo Rossino, tra i promotori dell'iniziativa antidegrado: "Evidentemente a Torino comanda la mafia dei centri sociali se in un quartiere i residenti, che erano già scesi in centinaia qualche settimana fa per denunciare il degrado, non possono manifestare contro spaccio, degrado e risse, mentre loro fanno quello che vogliono".
Michele Izzo, Comitato di Resilienza di Barriera di Milano
Angelo Martino, presidente Comitato Torino Nord Barriera di Milano
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