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GLI ANTAGONISTI OSTACOLANO IL CORTEO DEI CITTADINI

  • Immagine del redattore: Paola Gatti
    Paola Gatti
  • 30 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

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Da una parte i cittadini, scesi in piazza Foroni, per dire basta al degrado e dall’altra gli antagonisti, arrivati per impedire la partenza del corteo. In mezzo il cordone di sicurezza della polizia. Volano gli insulti nei confronti di chi ha organizzato la manifestazione di ieri sera (giovedì 29 maggio) ovvero Matteo Rossino, Alberto Barona e Giulia Magro e dei partecipanti. Pure i poliziotti vengono presi a maleparole, per sbeffeggiarli li chiamano “sbirri”. Ma allo scontro fisico non si arriva mai.



Alle 21 il corteo, che dovrebbe snodarsi lungo le vie dello spaccio, non può partire. Perché gli Skinheades against racism, gli stessi che nelle ore prima hanno tenuto in scacco Polizia e Carabinieri con un’azione di protesta ai giardinetti di via Montanaro, stanno bloccando via Baltea. In piazza ci sono circa 150 persone - tra residenti, commercianti, comitati di Barriera - stanche di sentirsi ostaggio della delinquenza e non più disposte ad abbassare il capo.



Finalmente riescono a mettersi in marcia. Percorrono un tratto di via Monte Rosa, poi svoltano in via Feletto e vengono bloccate in via Santhià. Le forze dell’ordine chiudono il passaggio agli antagonisti. Sullo striscione dei manifestanti c’è scritto “Barriera siamo noi!”. Su quello degli antagonisti invece si legge: “L’unica sicurezza è la sicurezza sociale”. “Fuori la droga dai nostri quartieri” urlano i primi. “Fascisti, carogne tornate nelle fogne” rispondono gli altri.  


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Niente da fare. Si deve tornare in piazza Foroni. Sembra di essere in un flipper in tilt, quando la pallina si sposta di qua e di là senza trovare una via d’uscita. Il braccio di ferro dura circa un’ora e mezza. E si conclude in via Monte Rosa (tra via Baltea e via Sesia) dove scatta il lancio di uova. Un agente in borghese viene centrato. Ci vuole la pazienza di Giobbe per tollerare tutto questo.  


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Risultato: una contro manifestazione non autorizzata impedisce il normale svolgimento di un corteo autorizzato. In altri termini, ancora una volta gli antagonisti calpestano l’articolo 17 della Costituzione, che garantisce “il diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi”, alla faccia della democrazia!   


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“Nonostante a molti residenti sia stato impedito addirittura di arrivare al ritrovo in piazza Foroni - commenta Rossino, dopo aver definito <vergognoso> quanto accaduto -, abbiamo comunque manifestato per le vie del quartiere, urlando con tutta la voce in corpo la nostra rabbia per una situazione di degrado e insicurezza ormai andata ben oltre i limiti”. Poi conclude indignato: “Siamo stanchi delle promesse mai mantenute, non chiediamo la luna, ma un quartiere pulito, sicuro e vivibile per le famiglie torinesi . Ieri sera abbiamo dimostrato che c’è una parte sana di Barriera, quella degli italiani che non abbassano la testa di fronte al degrado e alle ingiustizie!”   


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