Si può essere ostaggi di un gruppo di arroganti perdigiorno nella Torino del 2024? Purtroppo, sì. Ed eccoci a raccontare il sesto capitolo (in pochissimi giorni) della oscena saga di via Bologna 267, dove i residenti temono a uscire di casa per colpa di un manipolo di rom che ha deciso di vivere nel cortile di quello stabile dopo che – giustamente – sono stati apposti i sigilli a un appartamento Atc occupato abusivamente da troppo tempo.
Questi prepotenti privi di qualsiasi senso civico, fra giovedì 8 e venerdì 9 agosto hanno inflitto ulteriori danni ai cittadini, distruggendo numerosi vetri delle auto in sosta, ballando come forsennati sui veicoli parcheggiati. Come se non bastasse, hanno giocato a pallone nel cortile per tutta la notte impedendo il riposo agli abitanti, alcuni dei quali avevano riscattato, nel recente passato, la propria concessione Atc, euro su euro, con fatica e sacrifici.
E’ ovvio che si tratta di una odiosa e barbarica forma di rappresaglia perché i facinorosi desumono che l’intervento di apposizione dei sigilli all’appartamento in cui bivaccavano senza averne alcun diritto sia stato propiziato proprio dai legittimi occupanti degli altri appartamenti, stanchi di sporcizia, angherie e minacce d’ogni genere. Per decenza, non riportiamo in questa sede i volgari e sboccati epiteti che le signore si sentono rivolgere quando escono di casa o semplicemente si affacciano alla finestra. Una situazione insopportabile. Una forma di tortura per gente già costretta a trascorrere l’estate chiusa in casa a Torino.
Tutto questo in quartiere della ex capitale d’Italia, ormai ridotta a terra senza legge e senza decoro. Tutto questo nell’anno di grazia 2024. Se qualcosa di peggio accadesse prossimamente in quel posto dimenticato non si dica che sembrava tutto tranquillo, tutto a posto, tutto in ordine.
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