Sangue ovunque, sul pavimento, sulle pareti. E disteso per terra un uomo di origini cinesi, sulla quarantina, colpito al torace da numerosi fendenti. È stata una scena davvero raccapricciante quella che si è trovato davanti agli occhi il coinquilino della vittima, anche lui cinese, quando ha aperto la porta della stanza da letto, nella mattinata di venerdì 7 marzo, intorno alle 11. L’omicidio si è consumato in un appartamento al primo piano delle case popolari di via Lauro Rossi 43, dove vivono parecchi cittadini di origini cinesi.
Sul caso indagano i Carabinieri che stanno cercando eventuali testimoni e analizzando le immagini raccolte dalle telecamere presenti in zona. Per effettuare i rilievi è intervenuta anche la Sezione scientifica del Comando provinciale dell’Arma. In base alle prime informazioni raccolte, tra i due connazionali non c’era nessun legame di parentela né vincolo affettivo. In quell’appartamento condiviso ognuno aveva la propria stanza da letto.
Un residente nel palazzo di fronte al civico 43 racconta di aver sentito gridare “Aiuto, aiuto!” nel cuore della notte. Ma qui siamo in Barriera e gli abitanti sono talmente abituati a sentire urlare e litigare che ormai non sanno più distinguere la vera emergenza. E poi c’è anche chi preferisce farsi gli affari suoi per non immischiarsi in faccende pericolose. Un signore descrive la vittima come una persona mite, che salutava sempre gentilmente. In zona qualcuno sostiene che si chiamasse Dan.
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