È un fiore in mezzo al deserto la scuola per l’infanzia <I piccoli della Pace> di via Lombardore 27. Come una ginestra tra tanta desolazione porta luce, speranza, voglia di rinascita in un quartiere messo in ginocchio dal degrado. Per quasi 90 anni, quei vecchi muri nel cuore di Barriera hanno ospitato l’asilo Tahon di Revel. Poi il 31 agosto del 2023 l’istituto, che da tempo contava pochi iscritti, è stato costretto a chiudere i battenti. Completamente ristrutturato dal Sermig (a cui un anno fa è stata affidata la parrocchia della Pace), ora è potuto tornare a nuova vita. A ottobre c’è stata l’inaugurazione, il 2 dicembre sono riprese le attività.
“Aver riaperto la scuola dell’infanzia in Barriera di Milano (l’abbiamo ribattezzata <I piccoli della Pace>) per noi è un segno di speranza – spiega ai nostri microfoni la responsabile del Sermig Rosanna Tabasso -. Speranza che il quartiere ritrovi fiducia in se stesso e la forza di affrontare i problemi che ci sono senza scoraggiarsi, accettando la fatica di un confronto tra realtà diverse, culture diverse in vista di un bene comune. Sono certa che attraverso la scuola dell’infanzia molte famiglie si incontreranno attorno alla gioia dei loro bambini e sapranno andare al di là dell’appartenenza o della provenienza. Ho grande speranza che ripartendo dai più piccoli si possano raggiungere gli adulti”.
Al momento gli iscritti sono 11. A gennaio saliranno a 15. “Pur di partire subito non abbiamo aspettato di completare la classe – racconta don Andrea Bisacchi, sacerdote della Pace -. Altrimenti avremmo dovuto rinviare tutto di un anno. Per noi conta solamente dare un segnale con la nostra presenza”. Grazie all’attivazione della convenzione con il Comune e attraverso la pubblicità, in breve tempo sarà riempita la sezione composta da 25 iscritti.
“Abbiamo voluto offrire qualità, bellezza e professionalità in un luogo purtroppo noto per le sue tante difficoltà – ci dice Arianna Casagrande, educatrice della Fraternità del Sermig -. Questa scuola dell’infanzia è stata realizzata sul modello dell’istituto di via Andreis, che è in attività da parecchi anni, sulla scorta dell’esperienza maturata lì. Lo staff è preparato, l’offerta formativa adeguata all’ambiente, gli spazi sono ben curati e poi ai bambini viene proposto un ampio ventaglio di attività”.
Insegnati ed educatrici sanno bene quanto sia importante lavorare insieme con le famiglie. Per questo sono sempre al loro fianco per aiutarle a leggere i bisogni dei loro piccoli. Spesso, infatti, i genitori non posseggono tutti gli strumenti necessari per affrontare le situazioni più complicate nell’ambito dell’educazione dei figli e, pertanto, hanno bisogno di essere accompagnati.
Arianna ci porta a visitare la scuola. È entusiasta di quello che sono riusciti a fare in poco tempo. Per lei la felicità di quei bimbetti che si affacciano alla vita viene prima di ogni altra cosa. Ci fa calzare i copriscarpe monouso per non sporcare gli spazi dove i piccoli giocano, lavorano insieme, imparano, mangiano e dormono. Tutto è a misura di bambino. Le sale destinate alle diverse attività si presentano ampie, luminose, colorate, profumano di nuovo e di pulito. Danno pace.
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