SINDACO SUI FATTI DI BARRIERA: NON CI ARRENDIAMO!
- Paola Gatti
- 6 ore fa
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E’ preoccupato il sindaco Stefano Lo Russo per la situazione che si sta verificando in Barriera di Milano “sia per l’efferatezza degli episodi accaduti sia per la loro frequenza”. Lo dice in Sala rossa, rispondendo ad alcuni consiglieri che gli chiedono di riferire riguardo agli ultimi fatti di sangue che hanno funestato il week end dei residenti del quartiere. Nella notte tra il 2 e il 3 maggio, è cosa nota, ci sono stati due accoltellamenti, uno in via Monte Rosa nel corso del quale un 19enne ivoriano ha perso la vita e l’altro, non mortale, ventiquattr’ore dopo in via Martorelli, che si è concluso con l’arresto del colpevole.

“Due episodi ascrivibili al tema della droga e dello spaccio, che evidenziano problemi legati alla sicurezza del quartiere” sottolinea il sindaco che poi aggiunge: “In merito a questa situazione critica ribadisco che noi siamo a disposizione del signor Ministro dell'Interno, del signor Prefetto, del signor Questore e dei loro collaboratori per quelle che sono le nostre competenze, nell’ottica di cercare di aiutarli a contrastare questa escalation di violenza”.
Lo Russo torna poi su un tema a lui molto caro, quello della rigenerazione urbana messa in campo dal Comune. Importanti investimenti sono previsti in Barriera: il Masterplan del progetto Aurora-Barriera, del valore di 27 milioni di euro, è in dirittura di arrivo, poi c’è la linea 2 della Metro, senza dimenticare numerosissimi interventi di riqualificazione di edifici e di spazi pubblici. “Il lavoro di rigenerazione urbana che stiamo facendo, di nostra competenza, rischia però di non essere bastante se non è accompagnato da un contrasto efficace allo spaccio di droga da parte delle forze dell'ordine” afferma.
Al tavolo del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto, il primo cittadino chiederà una maggiore presenza di forze dell’ordine, dal punto di vista numerico, ma anche in modo più diffuso e con diverse disposizioni orarie. Non solo. “A distanza di un po' di tempo penso sia in qualche modo doveroso da parte del sindaco verificare se alcuni degli interventi che sono stati valutati, decisi, messi a terra nei mesi scorsi si sono poi verificati come molto efficaci” spiega.
Più volte sottolinea quali sono i compiti del sindaco e del Comune: non contrastare la criminalità, non fare le indagini per combattere lo spaccio di crack. “Non sono io che mi devo occupare della verifica della presenza di mafie e di narcotrafficanti nelle nostre città e delle manovalanze che vengono utilizzate – sostiene -, sono competenze dello Stato, del Ministro dell'Interno del Prefetto e del Questore con i quali noi collaboriamo ordinariamente”. E poi aggiunge “Il tema del contrasto alla illegalità e alla criminalità sono competenze precise della Polizia di Stato a cui la Polizia Locale dà una mano per le proprie parti di competenze che sono i controlli amministrativi in un grande spirito di collaborazione laddove è possibile”.
Perplessità esprime nei confronti degli interventi messi in campo, ovvero il presidio fisso dei militari e le zone a vigilanza rafforzata. Si scaglia contro chi crede sempre di avere le soluzioni in tasca, facili e immediate, contro coloro che un anno fa spiegavano che l’esercito avrebbe risolto i problemi di sicurezza in Barriera. “In un'analisi pragmatica costi-benefici bisogna verificare se questo tipo di interventi, molto onerosi per le casse pubbliche, hanno effettivamente l'efficacia che si proponevano di avere” aggiunge per poi concludere che le istituzioni devono lavorare insieme, facendo ognuna la propria parte: il Comune deve collaborare con i controlli amministrativi della Polizia locale e le operazioni di rigenerazione urbana, gli organi deputati all'ordine pubblico (Ministro dell'Interno, Prefetto, Questore) devono occuparsi di contrastare la criminalità e l'illegalità mentre alla Regione spettano le competenze sanitarie.
Troppo tardi... Ci si doveva pensare molto prima... Ora dovete solo intervenire per provare a salvare il salvabile...
Provate a chiedere al supermercato di via Feletto Mercatò... Quanta clientela ha perso perché in via Feletto angolo C. G. Cesare c'è il bivacco di chi si fa la dose... Chiedete... Abbiate il coraggio di guardare in giro in borghese per non farvi riconoscere... Poi mi dite sinceramente lo squallore che avete vissuto... Beh signori noi lo viviamo da anni!!!