DEMOLITA A COLPI DI RUSPE LA EX GONDRAND

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Dalla mattinata di oggi, martedì 29 aprile, la palazzina rossa, un tempo sede degli uffici della ex Gondrand, non c’è più. E’ stata abbattuta dalle ruspe che sono tornate in azione più di ventiquattr’ore fa, dopo una lunga pausa durante la quale la fabbrica dismessa era stata di nuovo occupata da pusher, tossici e sbandati.

All’alba di ieri, prima che riprendessero le operazioni, sul posto erano intervenute alcune volanti del Commissariato Barriera di Milano per mandare via almeno una decina di abusivi rifugiati nell’unico edificio rimasto in piedi, quello abbattuto appunto stamattina. Poi c’era stato l’intervento degli operai per mettere in sicurezza la zona, chiudendo il varco che i disperati avevano aperto nel muro all’angolo tra via Lauro Rossi e via Cigna per accedere al piazzale.

Da quando è iniziata la demolizione delle strutture presenti in quella zona, il 7 novembre 2023, i lavori sono stati interrotti almeno due volte. Il secondo stop risale al Natale scorso. A causarlo alcune questioni burocratiche: il Comune aveva rivisto il piano di riqualificazione del sito per coinvolgere nel progetto, oltre alla ex Gondrand, anche la ex Carlini, ovvero i proprietari dell’area di fronte alla nuova fermata della metropolitana e il parco Sempione, come spiegò l’assessore comunale all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, rispondendo a un’interpellanza presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in Sala rossa Andrea Russi a febbraio.

Nel luglio del 2023, all'interno dell'ex fabbrica Gondrand, un senzatetto di 43 anni era morto in seguito a una caduta nel vano scale. Il 16 aprile scorso invece era divampato un incendio causato senza alcun dubbio dagli accampati avvezzi ad accendere falò per scaldarsi o per cucinare. Ora si potrà finalmente procedere con la bonifica del sito.