[CLICCA SULLE IMMAGINI PER VEDERE I VIDEO]
Da giorni al Regio Parco sembra di essere nel far west dove tutto è possibile in barba alle leggi. Protagonisti ancora una volta due gruppi rom al centro di una faida familiare. Gli ultimi due episodi risalgono all’alba di sabato 15 febbraio e sono a breve distanza l’uno dall’altro. Alle 2,45 qualcuno dà fuoco ad alcuni veicoli parcheggiati nel cortile del condominio Atc di via Bologna 267, in cui tre alloggi da tempo sono stati occupati da alcuni nomadi imparentati tra di loro.
Le fiamme in un amen avvolgono un furgone e quattro auto appartenenti ai residenti. Sul posto accorrono i Vigili del fuoco e due volanti.
Circa un’ora dopo un altro incendio si scatena in corso Taranto 122, in seguito al lancio di una molotov contro il camper appartenente a un rom 45enne, piuttosto corpulento, ben noto in zona, che, a quanto pare, vive abusivamente in un alloggio in via Mascagni. Ad azione segue sempre reazione, è una legge fisica.
Per fare chiarezza sull’accaduto bisogna però riavvolgere il nastro e tornare alla sera del 13 febbraio. In un pub di via Massari si sta svolgendo una festa di matrimonio tra famiglie rom. All’improvviso, intorno alle 8,30, arriva il 45enne corpulento, forse non invitato e, magari proprio per questo motivo, molto propenso a buttare tutto in vacca. Attacca briga con alcuni ospiti finché scoppia una grossa rissa all’interno del locale. Gliele danno di santa ragione fino a spaccargli il naso. E poi la bagarre continua fuori. A quel punto il 45enne, desideroso di farsi vendetta, salta a bordo del furgone, in compagnia di alcuni parenti, e poi centra un’auto dei rivali.

Ubriaco fradicio e non ancora pago, raggiunge il cortile di via Bologna 267 per completare il lavoro iniziato. Con il camper sperona tre furgoni parcheggiati appartenenti alla famiglia con cui ormai è in guerra aperta. Il frastuono sveglia i residenti che chiamano le forze dell’ordine. C’è una rom che urla come una forsennata, ai poliziotti chiede giustizia per quanto accaduto: dopo due ore di strepiti, finalmente torna la calma.

Nel frattempo la scena si sposta al San Giovanni Bosco dove il rom corpulento è andato a farsi curare le ferite riportate. Durante le fasi di controllo dei documenti per procedere all’identificazione, dà in escandescenze e si scaglia contro gli agenti. Viene così arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ma presto torna in libertà.
Il giorno di San Valentino parte bene. Tutto tace fino alle 17, quando la tregua s’interrompe. Prima i rivali si sfidano nel cortile e poi si scontrano sulla strada in retromarcia a bordo delle rispettive auto, una Bravo nera e una Grande Punto. Nell’incidente viene anche coinvolto un autobus Gtt che rimedia un vetro rotto.
Ed ecco che all’alba di oggi la saga si arricchisce delle due puntate più recenti in cui i primi ad agire sono evidentemente i rom della famiglia del 45enne corpulento al quale, per rappresaglia viene successivamente incendiato il furgone con una molotov.

Le indagini sono in corso. La Polizia sta analizzando i filmati raccolti dalle telecamere di sorveglianza per identificare tutti i responsabili, con il supporto del Risi (Reparto informativo sicurezza e integrazione), l’ex Nucleo della Polizia Municipale.
Comments