Ancora un episodio di violenza contro una donna. Succede, sulla base delle dichiarazioni rese dalla stessa vittima, in via Bologna, dalle parti dell’Urmet, nel quartiere Regio Parco. Succede, sempre secondo il suo racconto, intorno alle 4 del mattino di giovedì 16 gennaio. Ma che cosa sia realmente accaduto non è chiaro, perché la giovane donna ha dato due versioni discordanti dei fatti.
“Quando l’ho incontrata, all’incirca alle 8,45, in Barriera di Milano, tra piazza Bottesini e via Crescentino, era in completo stato di shock – ci spiega la capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6 Verangela Marino -. Mi ha chiesto aiuto. Mi ha detto che un uomo di circa 46 anni, di origini magrebine, l’aveva picchiata selvaggiamente perché lei si era rifiutata di avere rapporti sessuali con lui, per pagare il crack che le aveva venduto. Poi, più tardi, il suo racconto è cambiato. A malmenarla sarebbe stato un amico che avrebbe dato in escandescenze mentre si stavano scambiando stupefacenti”.
Sul posto è arrivato il 118 per soccorrerla mentre la Polizia ha provveduto a raccogliere la segnalazione. “Questa non è che l’ennesima violenza nei confronti di una donna – commenta Marino -. Non importa a cosa si debba l’aggressione: se è avvenuta perché non ha accettato di vendere il proprio corpo in cambio della droga oppure se sia da imputare a qualche altro futile motivo. È in ogni caso un atto vile e codardo che va condannato senza se e senza ma. Auspico che il responsabile possa essere individuato e punito per l’ignobile gesto che ha compiuto”.
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