IL GIUSTO PLAUSO ALLE FORZE DELL'ORDINE
- Paola Gatti
- 4 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Basta! Basta dire che le forze dell’ordine non fanno niente, che quando servono non ci sono mai. Basta lamentele di questo tipo. La presenza di poliziotti, carabinieri e vigili in Barriera è costante e continuativa. Lo dimostrano le numerose segnalazioni che la nostra redazione ha ricevuto in settimana. Ve ne proponiamo alcune utili per fare le riflessioni del caso.
Nella mattinata di oggi venerdì 23 maggio, intorno alle 11,30, ci contatta Giusy, residente in una via dello spaccio. “Qui ci sono due auto della polizia e una dell’esercito. Sono ferme sui binari del 4 in corso Giulio Cesare, all’angolo con Via Lauro Rossi. Non ho capito cosa sia successo” afferma la cittadina che già ci aveva segnalato lunedì scorso, verso le 14,30, un’operazione della polizia con quattro volanti, un blindato e i cinofili, sempre in quell’area. A quanto pare c’è stata una meticolosa perquisizione di un’auto bianca a bordo della quale viaggiavano alcune persone di colore.

Anche Stefania Lomello ci dettaglia numerosi interventi delle forze dell’ordine. Uno dei vigili per sgomberare i venditori abusivi, fermi davanti a una macelleria di corso Giulio Cesare, che se la sono data a gambe non appena hanno visto gli agenti avvicinarsi. Sabato scorso e mercoledì, due volte su chiamata, i carabinieri sono accorsi in tempi rapidi per allontanare dal parchetto i sudamericani beoni e incivili. “Anche i controlli di polizia sono continui e assidui in corso Giulio Cesare. E pure tempestivi, dopo la telefonata al 112 - afferma la lettrice -. La frequenza dei controlli mi fa sentire sicura. Purtroppo l’insicurezza mia dipende dal fatto che contro il degrado dilagante mancano le leggi specifiche. Il Governo e il prefetto si devono dare una svegliata”.
Martedì un poliziotto del Commissariato Barriera di Milano ha rischiato di venire sbranato dal molosso che un ventenne egiziano gli ha lanciato addosso per sfuggire all’arresto, mentre un carabiniere, fuori servizio, intervenuto per dare una mano, è stato morso dal cane. Il giovane era quello che il 5 maggio scorso, durante una rissa tra baby gang al Regio Parco, già aveva aizzato contro un 16enne rivale un pitbull, ferendolo gravemente al volto. Gli uomini del Commissariato sono riusciti a individuarlo nell’arco di pochi giorni.
Il resoconto ovviamente non è esaustivo. Manca, per esempio, la seconda operazione a largo raggio per strada e nel cielo di Barriera, effettuata dai Carabinieri, a distanza di appena una settimana dalla precedente. “A cosa serve l’elicottero?” si domandano ironici i soliti saputoni e attraverso i social, ahimè, pure alcuni rappresentanti delle istituzioni. Beh, non di certo a catturare i pusher, non ve lo dobbiamo spiegare noi, perché ancora non hanno imparato a volare fortunatamente. Il robusto dispiegamento di forze è un segnale lanciato ai delinquenti per fargli capire che il territorio è controllato, che loro sono controllati, che noi non abbiamo intenzione di arrenderci. A controllare la scena è appunto l'elicottero dall'alto.

Davvero qualcuno è convinto che le forze dell’ordine non facciano nulla? C’è che devono muoversi all’interno del perimetro stabilito dalle leggi. L’unico strumento possibile per risolvere tanti problemi sarebbe la certezza della pena. In altri termini, chi viene arrestato dovrebbe rimanere in carcere fino a prova contraria. Quindi finché le leggi avranno le maglie larghe, la maggior parte dei pesci continuerà a sguazzare liberamente nell’oceano della criminalità. Le forze dell’ordine potrebbero fare di più? Mah, boh, chissà, forse, magari. Tutti potremmo fare di più. Anche noi di Facciamo Barriera. Anche voi cittadini, per esempio, smettendo di litigare continuamente l’un con l’altro. Nessuno è perfetto.
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