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IL SINDACO RISPONDE ALLE DOMANDE DEI CITTADINI

  • Immagine del redattore: Paola Gatti
    Paola Gatti
  • 9 apr
  • Tempo di lettura: 4 min

Nella sala dell’Istituto Rebaudengo in tanti chiedono al sindaco risposte immediate ai soliti problemi che da tempo attanagliano in particolare Barriera di Milano e Rebaudengo. I cittadini sono esausti, ribadiscono di aver paura a uscire di casa, soprattutto a certe ore. La zona di corso Giulio Cesare continua a essere ostaggio dello spaccio e della criminalità, nonostante la presenza del presidio fisso. La ex Gondrand e la piscina Sempione, così in stato di abbandono, sono state completamente occupate da pusher, tossici ed emarginati con cui la convivenza è impossibile. Poi c’è il problema dei minimarket, che vendendo selvaggiamente alcolici anche di notte, costituiscono generatori di malamovida, degradante e pericolosa per il quartiere.  


LE DIFFICOLTÀ A INIZIO MANDATO    

Stefano Lo Russo apre l’incontro con un ampio discorso sulla città in generale e tutte le difficoltà che lui e la sua Giunta hanno dovuto affrontare in questi anni a partire dal rischio di dissesto finanziario, evitato grazie all’intervento di Mario Draghi, senza dimenticare i tempi strettissimi del Pnrr che la Città è poi riuscita a rispettare.

“Noi abbiamo messo in campo la più grande operazione di investimento pubblico che Torino abbia mai affrontato e che ha accompagnato il primo anno di mandato – spiega -. Si tratta di 909 milioni di euro investiti in progetti specifici che vanno dal rifacimento dello stadio Nebiolo alle 18 biblioteche di quartiere, al grande progetto di Torino Esposizione che diventerà la più grande biblioteca d'Europa per arrivare al rifacimento di 89 scuole in cui i lavori ora sono in corso”.


LA METRO 2, MA NON SOLO

Poi il sindaco ripercorre il lungo e complesso iter, iniziato nel 2015, che ha portato alla realizzazione della Metro 2. “I primi cantieri lungo il trincerone partiranno nel 2026. Si tratta della più grande opera pubblica mai realizzata nel Nord Ovest Italia, a cui è connessa anche una vasta operazione di rigenerazione e riqualificazione urbana di tutta la zona sopra il tracciato, in particolare lungo le vie Sempione e Gottardo fino alla stazione Rebaudengo” dice.

Sul piatto della bilancia ci sono anche 28 milioni di euro di investimento pubblico sull'asse di Corso Palermo. Tutto mentre la Città è anche impegnata a organizzare i grandi eventi internazionali, a garantire i servizi al cittadino e ad affrontare  il tema della digitalizzazione dei servizi.


LE BUCHE

Nella seconda parte di mandato ci occuperemo delle famose buche – afferma -. La ragione per cui non sono state ancora fatte non è perché non le vediamo, ma banalmente perché non ci sono i soldi in cassa per poter rifare le strade”.


LA SICUREZZA

Per quanto riguarda il problema della sicurezza, secondo il sindaco si può risolvere soltanto con azioni integrate. Non basta piazzare le telecamere. Non basta nemmeno avere più polizia per strada. “Occorre che le diverse istituzioni collaborino e non si tirino i sassi tra di loro – sostiene -. Lo dico da iscritto al Pd: la sicurezza è un valore di sinistra non di destra. In tutto il mondo, infatti, le persone ricche vivono in quartieri sicuri”. Poi sottolinea che, oltre al sindaco, c’è una serie di istituzioni che deve intervenire: il prefetto, il questore, la sanità pubblica, il carcere.  

Dove c’è un problema di spaccio e di tossicodipendenze, ad esempio, non è sufficiente mettere più poliziotti a presidiare. Ci vogliono anche gli assistenti sociali, i medici del servizio di medicina territoriale, gli psichiatri e poi ancora maggiore illuminazione per le strade e via dicendo.

La politica la deve smettere di fare l’elenco dei problemi. Li deve risolvere, con la consapevolezza dei limiti che ci sono e mettendo da parte la spocchia delle granitiche certezze – sostiene Lo Russo -. Talvolta le sfumature di grigio sono molto più frequenti che il bianco o il nero nell'approccio alle questioni” sottolinea.


SPERANZA CHIEDE PIU’ ATTENZIONE ALLE PERIFERIE

Tra i cittadini presenti in sala c’è anche il vicepresidente della Circoscrizione 6 Luciano Speranza. Al sindaco fa notare che Torino Nord è anche Falchera, Villaretto, il Villaggio Snia, Pietralta, Barca e Bertolla, Rebaudengo. “Spaccio, prostituzione, delinquenza si sono spostati verso le periferie che da anni ormai aspettano interventi – dichiara Speranza -. Noi dalla Circoscrizione 6 inviamo tanti documenti alla Giunta, ma dagli assessori riceviamo poche risposte. Qui ci sono stabili occupati dal 2013, come l’ex dazio, abbiamo strade che sono state rattoppate a freddo nel 2009, il parcheggio Stura è degradato e nessuno lo utilizza, il Villaggio Snia è occupato da nomadi e ha problemi di spaccio e prostituzione. Le periferie non si fermano in via Porpora. Non bisogna scordarsi che Torino Nord è la porta di Torino, da cui passano tutti i turisti”.


LA PISCINA SEMPIONE

Molti cittadini vogliono sapere per quanto ancora dovranno sopportare lo scempio senza fine del parco. Lo Russo ammette che questa è una delle realtà più critiche della città. Fino al 2008 il Tossic park era davanti al Novotel, poi si è spostato alla piscina Sempione. Di recente è stato annunciato che un’impresa ha proposto un Progetto di finanza sull’area. “Ma quando la piscina sarà a posto, il problema dello spaccio si sposterà semplicemente da un’altra parte. Non lo avremo risolto” afferma il sindaco per far capire che lo smercio di droga c’è sempre stato e ci sarà sempre.


EX GONDRAND

I residenti sono sotto scacco di una pletora di sbandati che hanno occupato quel che resta della ex fabbrica. Per questo vogliono sapere quando finalmente sarà rasa al suolo. Secondo il sindaco le ultime demolizioni dovrebbero ripartire presto. “L’area però è privata, non del Comune di Torino. Con i proprietari noi interloquiamo e vi posso garantire che non siamo inerti – afferma -. Ma il lavoro per riqualificare quello spazio non lo possiamo fare noi con le nostre finanze”.


MINIMARKET

Tanti, troppi in Barriera. Spuntano come funghi e portano il degrado più assoluto. I residenti invocano la stretta. “Abbiamo esteso due settimane fa con un provvedimento di Giunta, degli assessori Porcedda e Chiavarino, a 21 aree il divieto di vendita, cessione e detenzione di bevande in contenitori di vetro e metallo, a partire dalle 21 - spiega il sindaco -. Ovvio che non basta se non ho i controlli, ma senza la delibera non posso controllare”.

Poi Lo Russo, insistendo sul fatto che ogni martedì le prime quindici deliberazioni della Giunta comunale sono relative a contenziosi, aggiunge: “Se mi si chiede cosa pensa il sindaco del minimarket che vende alcolici ai minorenni, io rispondo che lo chiudo se posso, se lo becco sul fatto.  Lo chiudo e gli tolgo la licenza ma devo poterlo fare in un quadro di norme e di regole”.

2件のコメント

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Luciano Speranza
4月10日
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Come sempre precisa, professionale ed imparziale!!!

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Facciamo Barriera
4月11日
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🙏

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