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IN VIA BOLOGNA 267 PER I RESIDENTI L'INCUBO CONTINUA

La saga di via Bologna 267 continua. Chi ha creduto che, dopo le vicende narrate nel corso dell’estate a più riprese, fosse tornata la normalità si è soltanto illuso perché qui, al contrario, la situazione è anche peggiorata. Tutto era cominciato il 5 agosto scorso quando alcuni rom, che occupavano abusivamente un appartamento del complesso Atc sull’angolo con via Cravero, erano stati cacciati per poi tornarsene come se nulla fosse ed essere di nuovo allontanati. Ma di andarsene questi signori non ne vogliono proprio sapere. Dopo quei giorni particolarmente “caldi” hanno, infatti, deciso di accamparsi nel cortile. E da allora sono ancora lì. L’ultimo capitolo, quello relativo all’occupazione di tutti gli spazi comuni del condominio da quel momento non ha più avuto fine.  


“Che dobbiamo fare?” si chiedono i residenti sfiniti da questa difficile convivenza, anzi impossibile. “Sembra che ci vogliano punire perché sanno perfettamente di non essere benvoluti. Ma come potrebbe essere altrimenti, sulla base dei loro comportamenti? – raccontano ai nostri microfoni -.  Schiamazzano a tutte le ore del giorno e della notte, bivaccano, distruggono tutto, sporcano, fanno i loro bisogni tra le auto, ci insultano, lasciano i rifiuti maleodoranti ovunque, sgommano nel cortile, entrano nelle cantine”.


Possibile davvero che non ci sia un modo per restituire la pace ai residenti? Non è accettabile che gli abitanti, alcuni dei quali hanno riscattato la propria concessione Atc, euro su euro, con fatica e sacrifici, siano ostaggio di un manipolo di arroganti perdigiorno. Nel 2024 (quando il Far West dovrebbe essere soltanto un ricordo lontano e sbiadito) non si possono lasciare angoli di quartiere in mano ai criminali, come se in questa città le leggi fossero fatte per non essere rispettate.  


Non bastasse di recente si sono verificati alcuni furti negli appartamenti. L’ultimo risale ai giorni scorsi. I residenti hanno notato che era stato aperto un alloggio, approfittando dell’assenza dei proprietari (una coppia di persone con disabilità) per le vacanze estive. La polizia, quando è entrata, ha trovato tutto sottosopra. Le padelle erano ancora calde sui fornelli. Forse i malintenzionati, che si sono dati alla fuga non appena hanno visto spuntare la volante, speravano di potersi fermare lì, di procedere di nuovo con un’occupazione abusiva, un’altra dopo quella risalente alle scorse settimane che ha fatto salire da due a tre il numero degli appartamenti finiti nelle loro “grinfie”.  


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