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INCONTRO DAL SINDACO SUI NODI DI BARRIERA

  • Immagine del redattore: Paola Gatti
    Paola Gatti
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 3 min

A Palazzo civico c’è stato un incontro con il sindaco Stefano Lo Russo e alcuni rappresentati del Comitato Barriera di Milano Angelo Martino, accompagnati dall’ex Sottosegretario alle Infrastrutture Mino Giachino, leader Sitav Silavoro per parlare del futuro di Barriera, il nostro quartiere che come si sa per riprendersi da tutti i mali da cui è afflitto ha bisogno di una cura da cavallo. All’appuntamento ha partecipato anche chi scrive.


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IL CENTRO PER L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Al sindaco, Giachino (promotore della petizione che chiede di portare in Barriera il nuovo Centro per l’Intelligenza Artificiale) ha chiesto di impegnarsi affinché il quartiere diventi la sede di una qualche attività economica. “Sarebbe una svolta, creerebbe nuove occasioni di lavoro, utili per rilanciare il territorio” ha detto. Per quanto riguarda il Centro per l’IA i giochi oramai sono fatti, come ha spiegato Lo Russo. “Non sono io l’interlocutore che decide dove collocarla – ha detto -. In ogni caso la sede sarà alle Ogr.  Della creazione se ne sono occupati tre ministeri (dell'Economia, del Made in Italy e dell'Università, ndr) da cui sono state fatte tutte le scelte”.


LA METRO2

Torino Nord, secondo il sindaco, riuscirà a rinascere per effetto dei grandi investimenti di lungo periodo, a regia pubblica, che cambieranno radicalmente la faccia di Barriera, innescando così la ripresa del mercato immobiliare. “I primi cantieri della Metro2, lungo il trincerone, partiranno nel 2026. Poi per la realizzazione ci vorranno otto anni" ha affermato. Si tratta della più grande opera pubblica mai realizzata nel Nord Ovest Italia, a cui è connessa anche una vasta operazione di rigenerazione e riqualificazione urbana di tutta la zona sopra il tracciato, in particolare lungo le vie Sempione e Gottardo fino alla stazione Rebaudengo.


IL PROGETTO AURORA-BARRIERA (CORSO PALERMO E VIA MARTORELLI)

La rinascita sarà garantita anche grazie ai 28 milioni di euro di investimento pubblico sull'asse di Corso Palermo. Il piano prevede interventi che includono spazi urbani più verdi e vivibili con un nuovo percorso ciclabile, un grande graffito urbano, 400 nuovi alberi, più illuminazione, il recupero di locali chiusi, come ha spiegato Lo Russo.

Noi gli abbiamo chiesto se è prevista la pedonalizzazione di via Martorelli. “Assolutamente no. Chi ha raccontato che si farà quell’intervento ha capito male” ci ha risposto.


LE ISTANZE DEI RESIDENTI

Dal canto suo il presidente del Comitato Barriera di Milano Giuseppe Dramisino ha illustrato con dovizia di particolari le problematiche del quartiere, racchiudendole in dodici punti. C’era proprio tutto: dallo spaccio di droga e il consumo alla prostituzione, senza dimenticare la criminalità e il degrado in tutte le sue forme. Come promesso ad alcuni residenti di via Palestrina, al primo cittadino ha anche chiesto di far qualcosa per porre fine al tormento che il bar ex Casablanca infligge da tempo a chi abita in zona con la musica ad alto volume in piena notte, gli schiamazzi, le risse, ma non solo.


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IL PARCO SEMPIONE

All’appello non poteva di certo mancare il parco Sempione. Il sindaco ha ripetuto quello che già si sa ovvero che c’è una proposta di progetto di riqualificazione presentata da una società spagnola e ufficializzata dal Comune di Torino due settimane fa circa. Si tratta del project financing, che aveva annunciato l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Porcedda durante l’incontro con i residenti di metà novembre.

“Ma intanto resta tutto com'è?”, lo abbiamo incalzato noi. “Stiamo lavorando a un progetto che prevede interventi da attuare entro qualche settimana per poter dare segnali tangibili. Quella zona non si può lasciare così. Se dovesse accadere qualcosa di grave finirebbe sotto sequestro” ha risposto lui, rincuorandoci.


LA SICUREZZA

Si è parlato anche di sicurezza. Secondo il sindaco tutte le istituzioni dovrebbero lavorare a un piano di sicurezza urbana. A preoccuparlo è l’ultimo rapporto del Ministro dell’Interno che segnala un deficit di 11 mila agenti di polizia in Italia. Ciò significa che Torino avrà circa 200 agenti e una decina di volanti in meno proprio mentre servono più polizotti per strada, in grado di accorrere rapidamente dove occorre.   


APPUNTAMENTO AL 2026

Il sindaco ci ha promesso che all'inizio del prossimo anno incontrerà i cittadini nel nostro quartiere.


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