LA PICCOLA CON LA COCAINA NEL SANGUE

A un anno e mezzo è già positiva alla cocaina. L’ha assunta attraverso il latte materno. La bambina ora si trova nel reparto pediatria di un nosocomio torinese. È stata portata dal 118, insieme alla mamma, ricoverata anche lei in un’altra stanza. Sono di origine marocchina e vivono in un palazzo di Torino Nord.

Per ricostruire la vicenda bisogna risalire a qualche giorno fa. Di mattina presto qualcuno chiama il 112 perché in un appartamento ci sono persone che stanno discutendo e urlando forte. Gli agenti accorrono sul posto. Tra la madre della piccola e un uomo si sta consumando un violento litigio. Entrambi sono infuriati e placare i loro animi non è semplice. Che rapporti abbia quell’individuo con la donna non si sa, forse è soltanto un amico, di certo non il convivente. In quell’alloggio, infatti, lei vive con le tre figlie, ma delle altre due, le maggiori, si sono perse le tracce. Probabilmente sono tornate in Marocco con il padre.

Madre e figlia vengono subito portate in ospedale. Dai test risultano tutte e due positive alla cocaina. La piccola piange ininterrottamente. È inconsolabile perché soffre di crisi di astinenza. Ha la febbre, vomita, è irritabile, il ritmo sonno-veglia è alterato. I medici dovranno disintossicarla, ma come non sarà facile, dal momento che si tratta di una bambina di appena un anno e mezzo.  

In ogni caso quella piccola non potrà più stare con la madre, sulle cui responsabilità stanno indagando gli inquirenti, impegnati anche a rintracciare le altre due figlie. È molto probabile che verranno subito avviate le procedure di adozione. In un quartiere dominato da degrado, microcriminalità e spaccio capita anche questo. È il secondo caso registrato a Torino nell’arco di due settimane. Quello precedente si è verificato a Parella, dove i carabinieri hanno soccorso due bambini di due e quattro anni e mezzo, lasciati soli in un appartamento in mezzo ai rifiuti e a pipette per fumare il crack. Almeno uno dei due è risultato positivo al test antidroga.