LASSISMI TOTALI SUI BOTTI ILLEGALI

Tre multe in 24 mesi. Questo il magrissimo bilancio dei vigili urbani dinanzi a un fenomeno estremamente più vasto, continuo e diffuso. Stiamo parlando dei botti che tutte le sere vengono esplosi un po’ in tutta Torino.

Festeggiamenti religiosi d’ogni tipo? Segnali d’arrivo di nuove partite di droga? Chiassose accoglienze di ex detenuti che fanno ritorno a casa? Segnali in codice che si mandano gruppuscoli criminali? Da anni si rincorrono ipotesi e tentativi di spiegazione su questo inarrestabile fenomeno. Fatto sta che in molti quartieri, fra cui Barriera di Milano, i botti sono un fastidioso rumore di sottofondo quasi tutte le sere (e talvolta anche a notte fonda).

“A fronte di schiamazzi ormai insopportabili la Città risponde con tre multe in due anni”, tuona il consigliere di Torino Bellissima Pierlucio Firrao (il verbo “tuonare” lo abbiamo scelto con intenzione, vista la natura “fragorosa” della questione) accompagnando una propria puntuale interpellanza sul problema. Ciò che fa arrabbiare Firrao è la palese disattenzione verso una faccenda ritenuta ovviamente secondaria, quando invece c’è tanta gente che non riesce a dormire a causa dei fuochi d’artificio che squarciano implacabilmente le nottate torinesi.

“Due milioni di multe per violazioni al codice della strada e tre multe per i fuochi pirotecnici lanciati in cielo quando non è Capodanno né San Giovanni o altre feste collettive”, incalza Firrao, alludendo alla “malpractice” di fare cassa sulle spalle degli automobilisti (ultimamente sono arrivate pure le telecamere per monitorare le corsie dei mezzi pubblici).

Per la cronaca, le tre multe sono state distribuite così: due nel 2023 e una nel 2024. Per quanto riguarda l’anno in corso siamo ancora a zero. E, comunque, non siamo certi che le sanzioni amministrative siano una risposta in grado di risolvere la questione.