MONOPATTINI, UNA GIUNGLA IN ATTESA DI REGOLE
- facciamobarriera
- 4 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Targa, assicurazione e casco obbligatori, oltre al limite di velocità non superiore a 25 km/h. Queste le regole attuali per i monopattini elettrici, contenute nel Nuovo Codice della Strada 2024. Ancora inapplicate però, in attesa dei Decreti attuativi. E così bisogna continuare a sopportare i comportamenti sciagurati di tanti conducenti incivili, che spesso sono causa di incidenti anche gravi.

Se n’è parlato nel corso della seduta della seconda Commissione circoscrizionale, presieduta dal coordinatore alla Mobilità, Maurizio Anastasia (Lega). Il commissario della Polizia Locale Sezione territoriale 6, Alberto Dalia, ha risposto alle domande dei consiglieri e dei cittadini.

“Con i decreti attuativi che stiamo aspettando, avremo la possibilità di intervenire anche su tutto ciò che riguarda la gestione del mezzo – spiega Dalia -. Riusciremo a fare controlli più incisivi e, inoltre, con l’obbligo di targa e assicurazione, sarà possibile evitare le criticità che si presentano ad oggi quando si verifica un incidente. Grazie alle nuove regole potremo tutelare meglio la sicurezza dei cittadini, sia del conducente che degli altri utenti della strada”.
Intanto, fino a quando la nuova normativa non potrà essere applicata, per strada vale la legge della giungla. Allo stato dell’arte, si può sanzionare soltanto il comportamento del conducente per violazione del codice della strada. Qualche esempio: se il monopattinista viaggia sui marciapiedi o sotto i portici oppure quando non rispetta il semaforo rosso o se ha un passeggero a bordo. In caso di sinistro, invece, resta difficile identificare il colpevole, dal momento che i monopattini non hanno un numero di telaio, e quindi non si può procedere con i risarcimenti delle persone o dei veicoli coinvolti nell’incidente.
Interviene due volte il vicepresidente della Circoscrizione 6 Luciano Speranza (Forza Italia), sottolineando a più riprese che le sanzioni servono a poco, benché siano innumerevoli. “Sfrecciano alla velocità della luce, senza casco, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, ovunque, mettendo a rischio l’incolumità delle persone – afferma -. Se la sanzione viene data ad ‘Ajeje Brazorf’, mi domando chi la paga”. Poi Speranza lancia la proposta di procedere con il sequestro del monopattino: “Chi lo vuole indietro va a ritirarlo e paga la multa, altrimenti il mezzo resta in depositeria”. Ma il sequestro come misura coercitiva non è previsto, chiarisce il commissario.
Tra i comportamenti scorretti viene anche segnalato quello di portare il monopattino sui pullman. “Basterebbero i tornelli – risponde Dalia -. Sicuramente la politica dovrebbe metterci in condizioni di poter operare più efficacemente, con norme che regolamentino meglio l'utilizzo del monopattino”. Vabbè, intanto, non ci resta che attendere (i decreti, per ora).
Ho inviato diverse email e una funzionaria mi rispose che erano state fatte parecchie multe, dati riportati dai soliti giornali. In Barriera non c'è un vigile neppure all'uscita della scuola materna di Via Mercadante! C'erano dopo l'incidente tra un rider e un auto, perché all'incrocio proprio con Via Scarlatti e limitrofe, vanno tutti come pazzi. Finché ci scappa il morto! E assicuro che sono tanti i mezzi contromano, in due, con bambini e sono anche italianissimi. Mancano controlli.