Prima hanno discusso furiosamente tra di loro in lingua araba, poi si sono introdotti nella ex Manifattura Tabacchi, passando da un varco aperto mesi fa nel muro di cinta, all'altezza di corso Regio Parco al civico 130. Erano in due e hanno agito con circospezione, attendendo che non transitassero auto sul corso per evitare di essere scoperti. La segnalazione ci arriva da Rita, una nostra lettrice, che ha assistito alla scena qualche notte fa.

“Una volta dentro sono spariti nel nulla. L’area in questione ha davvero tanti, troppi nascondigli – ci scrive la residente -. Se non fosse stato per la lite, piuttosto rumorosa, non mi sarei potuta accorgere dell’intrusione. Ho subito chiamato la polizia, ma poi non so se è stato fatto un sopralluogo in quell’area raggiungibile soltanto a piedi, non di certo con una volante. E questo mi demoralizza molto. È inutile che ci dicano di denunciare se poi non fanno nulla. Siamo perdenti e basta”.
Incursioni, bivacchi, saccheggi all’interno della ex Manifattura sono praticamente all’ordine del giorno. Il varco nel muro di cinta, da cui sono passati i due spiantati, è lì almeno dal mese di settembre dello scorso anno quando Rita fece la segnalazione a chi di dovere. Successivamente il buco è stato coperto con la rete in plastica arancione, quella che si vede nei cantieri e ora è di nuovo in bella vista.

“Ho anche notato un altro passaggio in Strada alla Manifattura Tabacchi, questo decisamente più nascosto – aggiunge Rita -. Lì l'estate scorsa c'era un muretto al posto del quale ora si vede uno squarcio enorme”.

La residente vorrebbe sapere perché i lavori di demolizione di alcune parti del complesso ancora non sono cominciati, nonostante gli annunci fatti durante l’assemblea pubblica del 18 novembre 2024. Non solo. Alle istituzioni Rita rivolge una domanda ben precisa: “Se, per colpa dei costi elevati o della burocrazia, non si può dare una nuova vita alla Manifattura Tabacchi, perché non vengono perlomeno abbattute le strutture senza alcun valore storico, che sono soltanto anfratti degradati?”.

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