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PARCO SEMPIONE, LA DROGA E I FALÒ

  • Immagine del redattore: facciamobarriera
    facciamobarriera
  • 22 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Mai che migliori la situazione al parco Sempione. Spaccio, consumo di droga e prostituzione a cielo aperto, niente di nuovo. Ma ai soliti problemi se n’è aggiunto un altro. Con l’arrivo del freddo, per scaldarsi gli occupanti stanno dando fuoco a tutto ciò che trovano, qualsiasi cosa capiti a tiro, non di certo legna da ardere. Di notte e di giorno, a tutte le ore, lì intorno l’aria si è fatta irrespirabile.


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Si lamentano i residenti di via Boccherini. “C’è un odore tremendo che si diffonde in tutto il parco, anche dove ci sono i campetti di calcio. Non va bene che i ragazzini siano costretti a giocare in un ambiente con un’aria così insalubre – ci spiegano -. E poi è molto pericoloso accendere falò in mezzo a tanto verde, tra le foglie secche che facilmente possono prendere fuoco. Il rischio che si inneschi un incendio è elevatissimo”.


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Eppure questi signori – pusher, tossici e prostitute – di andarsene non ne vogliono proprio sapere. Nel recinto delle piscine si sono fatti la loro casa e, ogni volta (spesso) che le forze dell’ordine li fanno sgomberare, poi ritornano sempre. Continuano ad aprirsi nuovi varchi per accedere a quello spazio che porta agli impianti dismessi. Già ne ce n’erano tre, lunedì mattina i residenti li hanno visti tagliare pezzi di recinzione per aggiungerne un quarto.


Evidentemente vogliono avere più porte di ingresso a disposizione, forse più vie di fuga da utilizzare all’occorrenza. “Tre varchi sono sul lato che si vede da via Boccherini, quello nuovo è sulla sinistra del recinto mentre il quarto è stato aperto dalla parte opposta verso via Cigna” ci racconta un abitante, ormai convinto che al peggio non c’è fine.    



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