PARCO SEMPIONE, SERVONO INTERVENTI URGENTI
- facciamobarriera

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Ora che sul piatto della bilancia un progetto di riqualificazione della piscina Sempione c’è (nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato una manifestazione di interesse), bisogna iniziare a definire come dovrà svolgersi il processo di recupero dell’intera area. L’esperienza vissuta dopo la prima demolizione della ex Gondrand insegna. Drogati e senza fissa dimora, una volta cacciati dagli edifici dismessi dove se ne stavano accampati, si sono semplicemente spostati in luoghi vicini, rendendo oltremodo difficile la vita ai residenti.

Per chiedere un monitoraggio accurato e la garanzia che gli interventi di riqualificazione si svolgano in condizioni di sicurezza, sia urbana che sanitaria per residenti, utenti e lavoratori, il consigliere comunale Pd Tony Ledda (primo firmatario) ha presentato una proposta di mozione nella seduta delle Commissioni Quarta, Prima e Quinta.
Come si legge nel documento, sarà pertanto necessario prevedere misure adeguate per l’accompagnamento delle persone in condizioni di marginalità presenti, con azioni in sinergia con Prefettura di Torino, Forze dell’ordine, Asl e Servizi sociali territoriali. Ciò per evitare appunto che chi ha problemi di tossicodipendenza vada a cercare rifugio in altre aree del quartiere.
L’atto propone dunque di “richiedere formalmente all’Asl di attivare un piano straordinario di intervento sanitario per l’area del Parco Sempione, che includa misure strutturate di riduzione del danno, unità mobili di assistenza, presenza stabile di personale sanitario e percorsi di presa in carico per le persone con dipendenze”.
Per l’assessore al Welfare, Jacopo Rosatelli, la proposta è condivisibile. “È uno stimolo a sviluppare ulteriori azioni rispetto a quelle già in essere, in collaborazione con l’Asl Città di Torino” ha detto per poi aggiungere: “Servono però interventi strutturali per contrastare la dipendenza da sostanze e per la riduzione del danno, ma nel nuovo Piano Socio-sanitario regionale non vediamo azioni adeguate”.
Dal canto suo l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda ha commentato: “L’area è seguita sotto tanti punti di vista, ma le dinamiche sono molto complesse e articolate. Sarebbero opportune una pianificazione congiunta e più risorse”.
Il documento ora passerà all’esame del Consiglio Comunale.




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